Introduzione
Nel settore vitivinicolo, gli investimenti in vigneti, impianti di vinificazione e marketing sono molto onerosi e vengono spesso finanziati attraverso mutui a lungo termine e leasing. Eventi climatici avversi, aumento dei costi energetici e cali della domanda internazionale possono mettere a rischio la sostenibilità finanziaria delle aziende agricole. In questi casi il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza fornisce gli strumenti per prevenire l’insolvenza e preservare la continuità. La normativa si applica anche a PMI agricole e cooperative e offre soluzioni per rinegoziare i debiti e programmare la ripresa.
Cosa leggerai
Questa case history ipotetica descrive il percorso di VitivinicolaCantinaxyz S.r.l., un’azienda vitivinicola con 50 dipendenti, che ha accumulato debiti superiori a 6 milioni di euro a causa di investimenti immobiliari e crisi di mercato. Esamineremo l’origine della crisi, la composizione del debito, la tempistica delle azioni intraprese e le misure adottate, con il supporto di professionisti, per ristrutturare la posizione finanziaria ed evitare il fallimento.
Difficoltà iniziali e cause (2017‑2024)
VitivinicolaCantinaxyz nasce nei primi anni 2000 e gestisce vigneti in collina. Nel 2018 intraprende un ambizioso progetto di espansione: acquista 50 ettari di nuovi vigneti e costruisce una cantina moderna con enoteca e area di degustazione. L’investimento complessivo di 6 000 000 € viene finanziato con:
- 4 000 000 € di mutuo fondiario a 20 anni (tasso 3,5 %).
- 800 000 € di leasing per botti, serbatoi in acciaio inox e macchinari di imbottigliamento.
- 1 000 000 € di finanziamento regionale agevolato.
- 200 000 € di mezzi propri.
Nel 2019 la prima vendemmia nella nuova cantina supera le aspettative, ma nel 2020 una gelata tardiva dimezza la produzione e la pandemia riduce drasticamente il turismo enogastronomico e le vendite nel canale HoReCa. La cantina si trova a vendere vino a prezzi inferiori al previsto e accumula giacenze. Per sostenere il capitale circolante sottoscrive un prestito a breve termine di 1 000 000 €. Nel 2021 la raccolta è nuovamente ridotta dalla siccità e nel 2022 i costi dell’energia e del vetro (bottiglie) aumentano del 40 %. Al 31 dicembre 2023 la situazione debitoria è la seguente:
Voce | Importo residuo |
---|---|
Mutuo fondiario | 3 500 000 € (rate mensili di 28 000 €) |
Leasing macchinari | 600 000 € (rate mensili di 15 000 €) |
Finanziamento regionale | 800 000 € (rate semestrali di 60 000 €) |
Prestito a breve termine | 900 000 € (rata mensile di 20 000 €) |
Debiti verso fornitori agricoli (vivaisti, manutentori) | 500 000 € |
Debiti verso fornitori di vetro, tappi e etichette | 300 000 € |
Debiti tributari e previdenziali | 700 000 € |
Arretrati verso dipendenti (quattro mensilità) | 300 000 € |
Totale debiti | 6 600 000 € |
A gennaio 2024 l’azienda è in ritardo di tre rate di mutuo e leasing (circa 129 000 €) e di due mesi di stipendi (150 000 €). Le banche minacciano la revoca delle linee di credito, alcuni fornitori richiedono il pagamento immediato e i dipendenti proclamano uno sciopero. La nuova annata promette bene, ma la cantina non ha liquidità per finanziare la raccolta.
Percorso di soluzione (febbraio–dicembre 2024)
Per evitare il collasso, a febbraio 2024 i soci di VitivinicolaCantinaxyz contattano uno studio legale specializzato nella gestione delle crisi aziendali. Lo studio analizza la contabilità e propone di avviare la composizione negoziata della crisi per trattare in modo confidenziale con banche, fornitori e dipendenti, con la supervisione di un esperto. Questo permette di studiare diverse opzioni: cessioni di rami aziendali, conversione di debiti in fornitura futura e ingresso di investitori.
Azioni immediate (marzo–giugno 2024)
- Moratoria e ristrutturazione dei finanziamenti: il mutuo fondiario viene rinegoziato, estendendo la durata a 25 anni e riducendo la rata mensile da 28 000 € a 20 000 €, con sospensione delle rate per sei mesi. Il leasing viene rifinanziato a 12 anni con rata mensile di 10 000 €.
- Dilazione del prestito a breve: il finanziamento da 900 000 € viene convertito in un prestito decennale con rata di 8 000 €.
- Accordi con i fornitori agricoli: i fornitori di barbatelle, concimi e servizi di potatura accettano di trasformare 200 000 € di debiti in voucher per futuri acquisti di vino e turismo enogastronomico; il restante 300 000 € viene dilazionato in 36 mesi.
- Accordi con i fornitori di vetro e packaging: accettano il pagamento del 50 % del debito (150 000 €) in 24 mesi e la rinuncia al restante 50 %, in cambio di un contratto triennale con volumi minimi garantiti.
- Pagamento degli arretrati ai dipendenti: grazie a un anticipo assicurativo e alla sospensione del mutuo, vengono versati 200 000 € per ridurre gli arretrati a un solo mese.
Strutturazione del piano (luglio–novembre 2024)
A luglio 2024 lo studio redige un piano attestato di risanamento. Il piano prevede:
- Vendita di 10 ettari non vocati: un’area meno produttiva viene venduta per 1 200 000 €, destinati a ridurre il finanziamento regionale e a finanziare la campagna vendemmiale.
- Cessione del ramo enoturistico: l’area degustazione e l’agriturismo vengono affidati a un operatore turistico tramite affitto di ramo d’azienda con canone annuo di 100 000 € e royalty del 5 % sulle vendite.
- Ingresso di un socio enologico: una cooperativa internazionale investe 1 500 000 € per il 40 % delle quote e si impegna ad acquistare il 30 % della produzione per i prossimi cinque anni, garantendo una base di ricavi stabile.
- Piano di pagamento dei debiti tributari: accordo con l’Agenzia delle Entrate per pagare 400 000 € in 8 anni e la cancellazione di 300 000 € tra sanzioni e interessi.
Oltre il 70 % dei creditori approva il piano, che viene trasformato in un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato dal tribunale a novembre 2024. L’azienda deposita anche una domanda di concordato preventivo in continuità come procedura alternativa, ma grazie alla riuscita dell’accordo non è necessario attivarla.
Ripresa e risultati (2025‑2027)
Dal gennaio 2025 VitivinicolaCantinaxyz inizia a versare:
- 20 000 € al mese per il mutuo rinegoziato;
- 10 000 € al mese per il leasing rifinanziato;
- 8 000 € al mese per il prestito decennale;
- 6 000 € al mese per fornitori agricoli e di packaging;
- 4 000 € al mese per il piano fiscale.
La vendita dei 10 ettari consente di ridurre significativamente il debito e di finanziare la raccolta 2024, che grazie a condizioni climatiche favorevoli produce 7 000 ettolitri di vino di alta qualità. Nel 2025 la cooperativa socia acquista il 30 % della produzione, generando ricavi immediati per 2 000 000 €. L’affitto del ramo enoturistico consente di mantenere l’offerta turistica senza sostenere costi operativi. Nel 2026 la società lancia una linea di vini premium per il mercato statunitense; nel 2027, grazie ai flussi costanti e alla riduzione dei debiti, può reinvestire in ricerca e innovazione enologica. Il debito totale scende sotto i 3 500 000 € e l’azienda ritorna profittevole.
L’apporto di Studio Monardo
Affrontare una crisi aziendale in ambito agricolo e vitivinicolo significa misurarsi con un settore che unisce peculiarità produttive, stagionalità dei ricavi, vincoli normativi e dipendenza da fattori esterni come il clima e i mercati internazionali. In questo contesto, la gestione della crisi richiede competenze legali, finanziarie e negoziali di alto livello, unite a una profonda conoscenza delle dinamiche agrarie e dei rapporti con il sistema creditizio e istituzionale.
Studio Monardo, forte di una consolidata esperienza nel diritto bancario, societario e nella gestione delle crisi d’impresa, offre un accompagnamento personalizzato e completo, calibrato sulle specificità del comparto agricolo e agroalimentare. L’attività è diretta dall’avvocato Giuseppe Monardo, gestore della crisi da sovraindebitamento ed esperto negoziatore, che coordina un team multidisciplinare capace di coniugare visione giuridica, analisi economica e strategia operativa.
Il metodo di lavoro dello Studio si fonda su un approccio strutturato e integrato, articolato in fasi operative chiare:
- Analisi della struttura finanziaria e dei flussi di cassa dell’azienda agricola, con individuazione tempestiva degli indici di criticità, dei rapporti bancari in sofferenza e delle passività potenzialmente rinegoziabili;
- Selezione dello strumento giuridico più adeguato, valutando tra composizione negoziata, piano attestato di risanamento, accordo di ristrutturazione dei debiti o concordato preventivo, in funzione della tipologia di azienda, dell’assetto patrimoniale e delle prospettive di continuità produttiva;
- Redazione di piani industriali e di risanamento realistici e sostenibili, in grado di convincere banche, fornitori e tribunali della solidità della proposta e della capacità dell’impresa di rigenerarsi;
- Gestione delle trattative con istituti di credito, fornitori agricoli e tecnologici, investitori e Agenzia delle Entrate, finalizzate a ottenere moratorie, dilazioni, riduzioni o conversioni del debito, con l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio finanziario e liberare risorse per la produzione;
- Tutela del patrimonio aziendale e familiare degli imprenditori agricoli, mediante soluzioni giuridiche mirate che garantiscano la continuità della produzione, la salvaguardia dei terreni e degli impianti vitivinicoli, e la protezione dei beni personali.
Grazie a questo approccio integrato, tecnico e umano, una cantina vitivinicola in grave difficoltà, come VitivinicolaCantinaxyz, può trasformare una situazione di sofferenza finanziaria in un vero progetto di rilancio, recuperando stabilità economica, preservando i posti di lavoro e valorizzando il legame con il territorio e la propria identità produttiva.
Lo Studio Monardo non si limita a gestire la crisi: accompagna l’imprenditore agricolo in un percorso di riorganizzazione e ripartenza, volto a consolidare i rapporti con il sistema creditizio, attrarre nuovi investitori e ricostruire le basi di una crescita sostenibile e duratura nel tempo.
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