Come Rateizzare Bollo Auto Agenzia Delle Entrate

Hai ricevuto una cartella per il bollo auto non pagato e ti stai chiedendo se puoi rateizzarlo con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione? Hai paura che un debito tutto sommato contenuto possa trasformarsi in un blocco del conto o addirittura in un fermo amministrativo?

Quando il bollo non viene pagato nei termini, dopo alcuni anni la Regione iscrive il ruolo e trasmette il debito all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che emette la cartella esattoriale. A quel punto, è ancora possibile evitare il blocco dei beni e risolvere tutto con un piano di rateizzazione, ma bisogna agire in fretta e nel modo giusto.

Posso rateizzare il bollo auto con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione?
Sì, se il bollo è stato iscritto a ruolo e ti è stata notificata una cartella o un avviso di pagamento. Puoi chiedere la rateizzazione del debito, presentando domanda direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o tramite un intermediario abilitato.

Quali sono i requisiti per accedere alla rateizzazione?
La rateizzazione è quasi sempre concessa per importi fino a 120.000 euro, senza necessità di documentazione. Se l’importo supera questa soglia, dovrai dimostrare la tua temporanea difficoltà economica (con modello ISEE o documenti contabili se sei un’azienda).
Il numero di rate può arrivare fino a 72 mensilità (6 anni), ma per debiti più contenuti si può chiedere anche una durata inferiore.

Come si presenta la domanda?
Puoi presentarla:

  • online, accedendo con SPID o credenziali all’area riservata del sito ADE-Riscossione;
  • presso gli sportelli territoriali;
  • tramite PEC, con apposito modulo compilato e firmato.

Attenzione: se il debito è già in fase avanzata (es. preavviso di fermo o pignoramento), è bene non perdere tempo, perché la richiesta di rateazione non sempre sospende automaticamente le azioni esecutive.

Cosa succede se ottengo la rateizzazione?
L’Agenzia ti concede il piano di pagamento, blocca eventuali fermi o esecuzioni in corso e puoi pagare ogni mese con bollettino o domiciliazione. Ma se salti cinque rate anche non consecutive, il piano decade e ripartono le misure di riscossione.

E se il bollo è molto vecchio?
In alcuni casi il bollo auto può essere prescritto, cioè non più dovuto. La prescrizione ordinaria è di tre anni dalla scadenza del pagamento. Prima di rateizzare, è importante verificare se il debito è ancora valido, perché pagare un importo prescritto equivale ad accettarlo.

Questa guida dello Studio Monardo – avvocati esperti in riscossione, cartelle esattoriali e rateizzazioni – ti spiega come rateizzare il bollo auto con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, quando conviene farlo e cosa possiamo fare per aiutarti a risolvere il debito senza subire sanzioni o blocchi.

Hai ricevuto una cartella per bollo auto e vuoi sapere se puoi rateizzarla o se puoi farla annullare? Vuoi evitare il fermo dell’auto o altri problemi?

Richiedi, in fondo alla guida, una consulenza riservata con l’Avvocato Monardo. Verificheremo se il debito è valido, ti aiuteremo a presentare la domanda di rateizzazione correttamente e ti guideremo fino alla risoluzione completa del problema, senza sorprese.

Introduzione

La tassa automobilistica (bollo auto) è un tributo dovuto annualmente per la detenzione di veicoli. Dal punto di vista normativo, il bollo auto è un tributo regionale (con decorrenza dal 1998/1999), ma rimane soggetto a disciplina statale per i presupposti di imposizione e alla riscossione secondo le norme generali del DPR 602/1973 (Testo Unico delle disposizioni sulla riscossione). In generale non è previsto il pagamento dilazionato del bollo auto in via ordinaria: il versamento deve essere effettuato in un’unica soluzione entro la scadenza, salvo particolari forme di rateizzazione concesse solo a carico di tributi già scaduti o cartelle esattoriali. Alcune Regioni, tuttavia, offrono forme di domiciliazione bancaria con sconto sulla tassa (es. la Lombardia applica una riduzione del 10% su chi attiva la domiciliazione) o consentono la dilazione in caso di accertamento o ingiunzione fiscale.

In questa guida, rivolta a professionisti e contribuenti, esaminiamo le norme e le procedure per richiedere il pagamento rateale del bollo auto sia in fase volontaria (prima dell’affidamento alla riscossione) sia dopo l’affidamento all’Agenzia delle Entrate‐Riscossione (AdER). Viene fornito un quadro normativo e operativo comune a tutte le regioni italiane, corredato di esempi, simulazioni e tabelle riepilogative, nonché degli orientamenti giurisprudenziali più recenti.

1. Quadro normativo generale sul bollo auto e rateizzazione

La disciplina sostanziale del bollo auto è definita a livello statale (art. 119 Cost., DPR 602/1973, decreto-legge 953/1982 art.5) e la competenza regionale si limita solo a fissare le tariffe e alcune esenzioni/regole di pagamento. In particolare:

  • Termini di prescrizione: La Cassazione ha stabilito che la prescrizione triennale del bollo auto inizia dal 1° gennaio del terzo anno successivo a quello di scadenza del pagamento. Ad es., il bollo dovuto per l’anno 2020 si prescrive il 31/12/2023, non dal termine originario di pagamento. Tale termine si interrompe solo con la notifica di un avviso di accertamento della tassa (l’iscrizione a ruolo, da sola, non è sufficiente).
  • Enti riscossori: In ogni Regione la riscossione avviene tramite soggetti diversi (ACI, concessionari o la stessa Regione). Ad esempio, il Solis (Gruppo Conser) riscuote per la Provincia Aut. di Bolzano, Soris per il Piemonte, ArCa per il Veneto, Equitalia-AdER (ora Agenzia Entrate-Riscossione) interviene in tutto il territorio nazionale per cartelle e avvisi di liquidazione. Pertanto, anche se la tassa è regionale, le modalità di raccolta seguono le procedure generali di riscossione tributi, incluse le rateizzazioni conformi all’art.19 del DPR 602/1973.
  • Rateizzazione e domiciliAzione: Non esistendo un’articolazione statutaria che consenta in via ordinaria la dilazione del bollo, le regioni hanno introdotto strumenti come la domiciliazione bancaria (addebito su conto corrente) che spesso prevede sconti (in Lombardia il 15% fino a un certo importo). La domiciliazione non è una vera “dilazione”: consiste nel pagamento scaglionato via banche, ma con effetto sostanzialmente in un’unica soluzione annuale, seppure addebitata mensilmente. Invece, la “rateizzazione” tipicamente si applica ai tributi già accertati o iscritti a ruolo.
  • Normativa generale sulle rateizzazioni: Il testo base è l’art. 19 del DPR 602/1973, che disciplina la dilazione dei pagamenti iscritti a ruolo e prevede in generale di concedere da un minimo di 85 a un massimo di 120 rate (salvo limiti introdotti da successive leggi). Con il D.Lgs. 110/2024 (in vigore dal 2025) i limiti massimi sono stati portati fino a 108 rate per debiti fino a 120.000€ (richieste 2029 in poi) e fino a 120 rate per debiti superiori a 120.000€. Questo aggiornamento, introdotto ad ottobre 2023, si applica indistintamente anche alla tassa automobilistica nella fase di riscossione coattiva.
  • Interessi e garanzie: Sulle rate concesse si applicano gli interessi di dilazione previsti dall’art. 21 del DPR 602/1973 (attualmente fissati al 4,5% annuo), calcolati sulla somma complessiva del debito residuo. Le singole regioni possono richiedere garanzie fidejussorie per importi elevati (ad es. la Regione Campania ne esige una per debiti >€30.000).

2. Rateizzazione in fase volontaria (prima dell’affidamento alla riscossione)

In fase volontaria il contribuente può ordinariamente pagare il bollo con un unico versamento entro la scadenza annuale. Tuttavia alcune Regioni consentono forme di pagamento dilazionato in assenza di atti di riscossione, ad esempio tramite la domiciliazione bancaria o specifici accordi. Non esistono al momento disposizioni statali che obblighino o garantiscano la rateizzazione in via preventiva; ogni eventuale possibilità è disciplinata da normativa regionale o da prassi amministrative.

  • Domiciliazione bancaria: Molte Regioni offrono la domiciliazione mensile su conto corrente, con uno sconto sul bollo (es. Lombardia 10% su chi domicilia il pagamento, Piemonte addebita in due mensilità grazie a una riduzione aggiuntiva, etc.). È un vantaggio economico, ma non è tecnicamente una rateizzazione (si tratta di un unico debito diluito). In questa sede ci si concentra invece sulle reali dilazioni.
  • Rateizzazione a domanda: Alcune Regioni permettono al contribuente di richiedere la rateizzazione del bollo anche prima di accertamenti. Ad esempio, la Regione Lombardia prevede la rateizzazione dei pagamenti spontanei non contestati fino a 72 rate mensili, in base all’importo complessivo. In Lombardia, senza alcun atto di contestazione, i limiti sono: 15 rate per debiti da €2.000 a €3.000, 24 rate per €3.001–€10.000, 30 rate per €10.001–€50.000, 72 rate oltre €50.000. Anche in caso di avviso di accertamento o ingiunzione, i massimali coincidono (ad es. fino a 72 rate per importi oltre €50.000). Invece, la Regione Piemonte consente max 5 rate per debiti fino a €500, 10 rate per €500–1.000, 15 rate per €1.000–2.000, 20 rate per €2.000–3.000, fino a 30 rate per importi superiori a €3.000. Tali rateizzazioni si richiedono on-line (area personale sul sito Soris per il Piemonte).
  • Modalità di domanda: In genere si compila un modulo regionale (talvolta reperibile anche presso ACI o sportelli provinciali), dove il contribuente dichiara di versare in difficoltà economica e propone un piano di rate. Ad esempio, la Campania richiede l’istanza almeno 10 giorni prima della scadenza e prevede specifici moduli sul portale tributi. Le domande vanno presentate agli uffici regionali o ai concessionari locali (ACI, enti riscossione), spesso per via telematica. Le Regioni fissano requisiti minimi (di solito debito>€200–€250) e talora richiedono una fideiussione per importi ingenti.
  • Effetti e decadenze: Se accolta, la rateizzazione volontaria sospende (di norma) il termine ordinario di pagamento del tributo. L’importo delle rate include sanzioni, accessori ed interessi maturati alla data della richiesta. Tipicamente si applicano interessi di dilazione (art. 21 DPR 602/73), in vigore al momento di presentazione. In caso di mancato pagamento di alcune rate (di solito 2 consecutive o 8 complessive, a seconda della Regione), si decade dal beneficio e si deve saldare l’intero residuo entro breve. Ad esempio, in Campania la decadenza scatta dopo due rate non pagate: il residuo va estinto in unica soluzione entro 30 giorni.

3. Rateizzazione dopo l’affidamento all’Agenzia delle Entrate‐Riscossione

Una volta ricevuta una cartella esattoriale o intimazione di pagamento (bollo scaduto) dall’Agenzia delle Entrate‐Riscossione (ex Equitalia), il contribuente può chiedere la dilazione ai sensi dell’art. 19 del DPR 602/1973, come modificato dal D.Lgs. 110/2024.

  • Presentazione dell’istanza: L’istanza (“domanda di rateizzazione”) può essere presentata online (servizio “Rateizza adesso” nell’area riservata di AdER o tramite app Equiclick) o per iscritto (modello R1 via PEC agli indirizzi indicati nella cartella). È necessario indicare i dati del contribuente, il debito da rateizzare, l’IBAN per il domicililazione bancaria delle rate e dichiarare la situazione economico-finanziaria (possibilmente con ISEE o indice di liquidità). L’AdER valuta la richiesta entro qualche mese; nel frattempo la prescrizione e i termini decadenziali sono sospesi, e l’ente non può iscrivere nuovi fermi o avviare esecuzioni.
  • Limiti e numero di rate: Per i debiti fino a €120.000 (totale ruoli) è possibile dilazionare in massima 84 rate mensili per domande 2025-2026, 96 rate nel biennio 2027-28 e 108 rate da 2029 in poi. Per debiti superiori a €120.000 l’AdER concede fino a 120 rate. Ad esempio, con richiesta presentata nel 2025, un debito di €100.000 potrà essere suddiviso in al massimo 84 rate. Le rateizzazioni eccedenti 120 mensili possono essere accordate solo presentando specifica documentazione sulla difficoltà economica (fino a 120 rate comunque il limite formale).
  • Requisiti: Possono richiedere dilazione tutte le persone fisiche e giuridiche con debiti tributari iscritti a ruolo (quindi anche il bollo auto), purché non siano già decadute da una precedente rateizzazione sullo stesso debito e non vi siano procedure concorsuali in corso. La domanda deve essere completa di ISEE (per i privati) o bilancio (per imprese) quando richiesta. Entro breve si registra l’esito della domanda: se accolta, si stipula un piano con scadenze precise; se respinta, il contribuente dovrà comunque pagare quanto dovuto entro 60 giorni.
  • Effetti del pagamento della prima rata: La presentazione dell’istanza di dilazione produce importanti effetti protettivi per il contribuente. Fino all’esito dell’istanza (o eventuale decadenza), sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza del credito, non si possono iscrivere nuovi fermi o ipoteche e non si avviano nuove esecuzioni sull’auto. L’adempimento della prima rata estingue le procedure esecutive già iniziate (a meno che non si siano già conclusi incanti o pignoramenti), consentendo al contribuente di circolare liberamente. Durante la rateizzazione, il contribuente può inoltre revocare o estinguere anticipatamente il piano pagando il residuo con gli interessi del caso.
  • Interessi di dilazione: Sull’importo finanziato si applicano gli interessi di dilazione (art. 21 DPR 602/1973) pari al 4,5% annuo. Nella fase coattiva la somma rateizzata comprende tasse, sanzioni, accessori già maturati e gli interessi dovuti fino al momento di richiesta. Le rate vengono di norma addebitate mensilmente (ultimo giorno del mese) sul conto indicato, maggiorate di eventuali commissioni bancarie (generalmente €1 a rata). Il mancato pagamento di una rata può determinare la decadenza dal piano: secondo l’art. 19, la decadenza è automatica dopo 8 rate non pagate anche non consecutive. In caso di decadenza, il residuo diventa immediatamente esigibile in un’unica soluzione.

4. Regole e procedure nelle singole Regioni

Le Regioni italiane applicano regole omogenee (art. 19 DPR 602/1973 per i ruoli, l.R regionali per la riscossione volontaria), ma con alcune differenze pratiche e organizzative. Di seguito un quadro esemplificativo per alcune Regioni:

  • Piemonte (Concessionario Soris): la richiesta di rateizzazione deve essere presentata online tramite l’estratto conto tributi. Sono ammissibili debiti ≥€250; fino a €500 max 5 rate, €500–1.000 max 10 rate, €1.000–2.000 max 15 rate, €2.000–3.000 max 20 rate, oltre €3.000 max 30 rate. La documentazione richiesta varia per persone fisiche o giuridiche (carta d’identità, visura camerale, deleghe).
  • Lombardia: tramite il portale regionale “Area Personale Tributi” si accede al servizio di rateizzazione. In assenza di atti di contestazione il contribuente può dilazionare fino a 72 rate per debiti oltre €50.000. Il pagamento avviene solo tramite domiciliazione bancaria obbligatoria (IBAN del contribuente). L’adesione alla dilazione sospende la scadenza del bollo; gli interessi di dilazione sono quelli stabiliti dall’art.21 DPR 602/73. In caso di rifiuto o di mancato pagamento, il contribuente deve saldare l’intero importo residuo entro 60 giorni.
  • Campania: la delibera regionale n. 23/2017 disciplina la rateizzazione dei tributi locali. È possibile dilazionare bollo auto (mai inferiore a €201 di debito) con un piano fino a 72 rate. Nello specifico: da €201 a 500 → max 4 rate; 500–1.000 → max 8; 1.000–3.000 → max 16; 3.000–10.000 → max 24; 10.000–50.000 → max 30; oltre 50.000 fino a 72 rate. L’istanza va presentata almeno 10 giorni prima della scadenza presso la Regione o l’ACI. Sulle rate si applicano gli interessi di dilazione (art.21 DPR 602/73). Il mancato pagamento di due rate consecutive fa decadenza dal beneficio e il residuo va pagato entro 30 giorni.
  • Altre Regioni: analoghe procedure sono attive in tutta Italia. Ad esempio, l’Emilia-Romagna consente la rateizzazione per importi fino a €72.000 seguendo i limiti generali dell’art. 19 DPR 602/73 (fino a 84 rate fino a 120.000€). Il Piemonte, la Toscana, la Liguria e molte altre prevedono modulistica online o sportelli (anche con ACI) per richiedere dilazioni del bollo arretrato. In Sardegna e Valle d’Aosta la competenza spetta alla stessa Regione o ai loro consorzi di riscossione regionale.

Tabella riepilogativa di esempio (alcuni parametri):

RegioneSoggetto gestoreMinimo importoNumero max di rateInteressi/Domiciliazione
PiemonteSoris SPA (ACI)€2505-30 (a seconda dell’importo)IBAN obbligatorio; art.21 DPR 602/73
LombardiaRegione (ACI/Serit)€2.000fino a 72 rate (per debiti >€50.000)10% di sconto se domicilia; 4,5% art.21
CampaniaRegione (ACI)€2014-72 (per scaglioni di debito)IBAN obbligatorio; 4,5% art.21
VenetoArCA (Concessionario)variafino a 72 (oltre €50.000)IBAN; 4,5% art.21
LazioRegione / Equitalia (AdER)variaseguenti art.19 DPR 602/73IBAN; 4,5% art.21

(Le tabelle specifiche e i massimali possono variare da Regione a Regione – si rimanda ai siti istituzionali per dettagli aggiornati.)

5. Opposizioni e contenzioso

In caso di cartelle o avvisi di accertamento relativi al bollo auto, il contribuente può impugnare l’atto presso le Commissioni tributarie territoriali. Tra i motivi più frequenti nelle opposizioni figurano:

  • Prescrizione: come già visto, la Cassazione ha chiarito che per la tassa automobilistica il termine di tre anni decorre dal 1° gennaio del terzo anno successivo alla scadenza del bollo. La Corte ha ribadito che l’iscrizione a ruolo non interrompe la prescrizione: per avviare l’azione di recupero è necessaria la notifica di un avviso di accertamento o cartella. Ad esempio, la sentenza Cass. n. 10166/2024 ha stabilito che il termine di prescrizione si completa al 31/12 del terzo anno successivo (art.5 D.L. 953/1982) e che l’avviso di accertamento è il titolo interruttivo.
  • Competenza territoriale: si discute se l’atto sia stato notificato nella provincia del domicilio fiscale anziché del veicolo. La giurisprudenza prevalente ritiene competenti le commissioni del domicilio del contribuente, nonché quelle del luogo di immatricolazione (ex art. 14 comma 7 DPR 602/73). È importante quindi prestare attenzione alla notifica della cartella.
  • Cumulabilità con rottamazione: dal 2020 alcune ingiunzioni di bollo auto fino al 2015 sono state rientrate nelle definizioni agevolate (rottamazione-ter, saldo e stralcio), ma ciò va verificato caso per caso. Eventuali pagamenti parziali in rottamazione interrompono comunque la dilazione.
  • Impugnazione di fermi/rottami: talvolta si contestano fermi o pignoramenti sulla base del mancato pagamento del bollo; in questi casi conviene opporsi parallelamente all’atto di riscossione e chiedere il dissequestro del veicolo, eventualmente depositando il dovuto con rateizzazione.
  • Giurisprudenza rilevante: Oltre alla Cass. 10166/2024 (sopra citata) si ricordano orientamenti precedenti sulla materia. In particolare, la Cassazione ha riaffermato che la tassazione del veicolo non costituisce “imposta regionale propria” in senso sostanziale, per cui le Regioni non possono modificare i presupposti del tributo (sent. Cost. 209/2018). Inoltre, rilevanti ai fini delle procedure sono le regole generali del processo tributario (ad es. art. 2697 c.c.: onere della prova a carico dell’Erario in caso di recupero di credito). In caso di controversie, è consigliabile consultare un legale esperto per redigere ricorso adeguatamente motivato.

6. Tabelle riepilogative delle procedure e scadenze

Per comodità di consultazione, si riportano di seguito alcuni schemi riassuntivi:

  • Tabella 1 – Massimali di rateizzazione (fasi diverse):
FaseImporto del debitoN. max di rateModalità
VolontariaDebito di bollo currentIn genere non prevista (vedi domiciliazioni)Pagamento singolo; possibili domiciliazioni bancarie con sconto (Lombardia 10%)
Avviso/ingiunzione (Regione)da €200 (o €250)fino a ~30–72 a seconda della Regione (es. Piemonte max 30, Lombardia fino 72, Campania fino 72)Richiesta all’ente regionale (ACI/Soris ecc.), via web o sportello
Cartella AdER≤ €120.00084 (domande 2025-26); 96 (2027-28); 108 (dal 2029)Online tramite “Rateizza adesso”, PEC con mod. R1 o app Equiclick
Cartella AdER> €120.000fino a 120 rate mensiliCome sopra; possibile documentazione OBBLIGATORIA di difficoltà
Dichiarazione ISEERichiesta in ogni caso se debito >120k o su richiesta
Garanzia fidejussoriaIn alcune regioni (es. Campania, Piemonte) se debito >30k–60k
  • Tabella 2 – Termini e decadenze:
CasoTermine/deadlineEffetti
Presentazione richiestaSubito dopo preavviso (30 giorni)Sospensione (ad es., prescrizione e esecuzione) fino a esito
Prima rata dilazioneAl più tardi nel mese successivo alla concessioneEstinzione degli atti esecutivi pregressi
Pagamento di 1 rata tardivo30 giorni dal termine normalePossibile tolleranza, poi caduta dal piano
2 rate mancateDecadenza dal beneficio (es.: Campania)
8 rate mancate (non consec.)Decadenza automatica dell’intero piano
Fine del piano (ultima rata pagata)ultimo giorno del mese previstoRevoca automatica del mandato ad AdER
  • Tabella 3 – Esempi di calcolo rate:
  1. Esempio pratico per persona fisica: Debito totale bollo €6.000; si ottengono 24 rate mensili al tasso di dilazione del 4,5% annuo. La rata mensile è circa €262, per un ammontare complessivo di circa €6.268 (di cui ~€268 di interessi). Con 72 rate, la rata scenderebbe a circa €95 (totale ~€6.840, interessi ~€840).
  2. Esempio per impresa: Debito bollo + accessori €20.000; la Regione consente 24 rate (fino a 10k) o 30 (fino a 50k). Con 24 rate a 4,5% annuo, rata ~€870/mese.

Queste simulazioni esemplificative sono calcolate con la formula dell’ammortamento classico sull’importo iniziale; ogni Regione/AdER includerà nel piano anche le sanzioni e gli interessi già maturati al momento della domanda.

7. Domande frequenti (FAQ)

D: Posso rateizzare il bollo auto prima di ricevere una cartella?
R: In linea generale no, poiché la legge non prevede dilazioni in via ordinaria. Tuttavia alcune Regioni permettono la rateizzazione del tributo dovuto anche in assenza di atti, dietro esplicita richiesta del contribuente (es. Lombardia, Piemonte, Campania). In alternativa, si può richiedere la domiciliazione bancaria, che non è una rateizzazione vera ma consente il pagamento mensile con sconto.

D: Devo pagare interessi se rateizzo il bollo?
R: Sì, sulle rate si applicano gli interessi di dilazione stabiliti dalla legge (art. 21 DPR 602/1973), attualmente pari a circa il 4,5% annuo. Questi interessi si calcolano sull’importo complessivo del debito residuo. Si pagano inoltre in genere le sanzioni già maturate e gli accessori (spese notifica, more, ecc.) inclusi nel calcolo delle rate.

D: Cosa succede se salto una o più rate?
R: Il mancato pagamento di una singola rata può essere sanato entro breve termine (ad esempio 30 giorni) senza decadenza. Se si perdono due rate consecutive (o 8 rate anche non di seguito, nel caso di AdER) si decade dal beneficio della dilazione. Ciò significa che il piano decade e l’intero residuo diventa esigibile immediatamente. In genere le Regioni inviano una diffida prima di revocare definitivamente la rateizzazione.

D: Quali garanzie occorrono per la rateizzazione?
R: Le garanzie richieste dipendono dalle norme regionali. In Campania, ad esempio, per debiti superiori a €60.000 è richiesta documentazione di difficoltà o fideiussione. In Piemonte o Sicilia l’obbligo di garanzia può scattare oltre soglie analoghe. In ogni caso i tributi gestiti da AdER in regime coattivo non richiedono garanzie aggiuntive ai sensi del DPR 602/73 (fatta eccezione per cause di forza maggiore documentate).

D: Il bollo auto si prescrive?
R: Sì: il termine di prescrizione triennale del bollo auto (tassa di circolazione) è perentorio. Come precisato dalla Cassazione (n. 10166/2024), esso si estingue al 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di scadenza. Ad es. il bollo 2020 si prescrive il 31/12/2023. Occorre, però, che l’Agenzia notifichi un avviso di accertamento entro tale termine; in caso contrario, dal 1° gennaio 2024 non sarebbe più possibile far valere quel credito.

D: Cosa fa AdER se presento la domanda di rateizzazione?
R: Una volta depositata l’istanza, l’AdER dispone la sospensione dell’esecuzione (fermi, ipoteche, pignoramenti) fino alla decisione. L’agenzia valuta la richiesta sulla base di legge (art.19 DPR 602/73 e sue modifiche). Se accoglie, emette il piano di rate. Durante il piano, non vengono avviate nuove azioni esecutive. Se rigetta, il contribuente deve saldare il debito entro i termini ordinari (tipicamente 60 giorni dal diniego).

D: Posso oppormi alla cartella per altri motivi?
R: Certamente. Oltre alla prescrizione (sopra esposta), si possono contestare aspetti formali (es. mancata notifica corretta), il calcolo del tributo (es. errori di classe di potenza o riduzione annua non applicata) o la legittimità delle sanzioni. La giurisprudenza ha stabilito che, in assenza di prova contraria, l’iscrizione di un veicolo già ultratrentennale comporta esenzione automatica; viceversa, eventuali multe (fermo amministrativo, ipoteca) illegittime possono essere impugnate presso la Commissione Tributaria (il giudice tributario può ordinare la rimozione del fermo se illegittimo).

D: Dove trovo moduli e contatti per la rateizzazione?
R: In primo luogo sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione nella sezione “Rateizzazione” (si trova il modello R1 e le istruzioni). Per la fase regionale, consultare i portali delle Regioni (es. Servizi tributi Piemonte, Lombardia, ecc.) o i siti dei concessionari (ACI o Società riscossione). In alcune Regioni i moduli sono anche presso gli sportelli ACI o equitalia. Gli indirizzi PEC e contatti utili sono spesso riportati sulle stesse cartelle/avvisi ricevuti.

8. Fonti normative e giurisprudenziali

Le informazioni contenute in questa guida si basano sulle seguenti fonti normative e giurisprudenziali (inclusi provvedimenti amministrativi e circolari aggiornate a giugno 2025):

  • Normativa statale: DPR 602/1973 (Testo unico riscossione imposte), art. 19 (dilazione dei pagamenti) e art. 21 (interessi); D.Lgs. 110/2024 (modifica art. 19); D.L. 953/1982 art. 5 (termine di accertamento bollo); Cost. 117 e 119 (ribaditi dalla Corte Cost. n. 209/2018 e Cass. 10166/2024).
  • Normativa regionale: L.R. 23/2017 Campania (art. 11 c.6), L.R. 10/2003 Lombardia (art. 91, domicili. banc.), L.R. 16/2012 Piemonte (rif. Soris) e simili; disposizioni della Regione Piemonte e Campania (all. tecnici); deliberazioni e atti dirigenziali di Agenzia Entrate-Riscossione.
  • Giurisprudenza: Cass. trib. n. 10166/2024 (16 apr. 2024); Corte Cost. 209/2018; Cass. 26062/2022; Cass. 20415/2017; ord. Cass. 10334/2021; pronunce delle Commissioni Tributarie provinciali e regionali in materia di bollo (es. prescrizione e competenza territoriale).
  • Circolari e prassi: Circolari ministeriali su riscossione e domiciliazione (cfr. circolari ACI 2019). Linee guida AdER e siti ufficiali (“Come chiedere la rateizzazione” dell’Agenzia Entrate-Riscossione, FAQ regionali).

Hai ricevuto una cartella per bollo auto non pagato? Fatti aiutare da Studio Monardo

Il mancato pagamento del bollo auto può portare alla notifica di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia Entrate-Riscossione. Ma se non riesci a saldare l’importo in un’unica soluzione, puoi chiedere la rateizzazione del debito.
Fatti aiutare da Studio Monardo per avviare la richiesta corretta e bloccare eventuali azioni esecutive.

🛡️ Come può aiutarti l’Avvocato Giuseppe Monardo

📂 Verifica se il debito per bollo auto è ancora esigibile o prescritto
📑 Ti assiste nella compilazione e presentazione dell’istanza di rateizzazione
⚖️ Controlla la correttezza della cartella e dei calcoli effettuati
✍️ Ti supporta nella richiesta di sospensione delle procedure in corso (fermi amministrativi, pignoramenti)
🔁 Ti segue anche nel caso in cui la rateizzazione venga revocata o decaduta

🎓 Le qualifiche dell’Avvocato Giuseppe Monardo

✔️ Avvocato esperto in riscossione coattiva e rateizzazione dei tributi
✔️ Difensore in opposizioni contro cartelle di pagamento e fermi su veicoli
✔️ Consulente legale per automobilisti, famiglie e aziende con debiti fiscali
✔️ Gestore della crisi iscritto al Ministero della Giustizia

Conclusione

La rateizzazione del bollo auto è possibile anche dopo la notifica della cartella, ma va fatta nei tempi giusti e con la documentazione corretta.
Con il supporto legale puoi ottenere la dilazione del pagamento ed evitare conseguenze più gravi.

📞 Richiedi ora una consulenza riservata con l’Avvocato Giuseppe Monardo:

Leggi con attenzione: se in questo momento ti trovi in difficoltà con il Fisco ed hai la necessità di una veloce valutazione sulle tue cartelle esattoriali e sui debiti, non esitare a contattarci. Ti aiuteremo subito. Scrivici ora. Ti ricontattiamo immediatamente con un messaggio e ti aiutiamo subito.

Informazioni importanti: Studio Monardo e avvocaticartellesattoriali.com operano su tutto il territorio italiano attraverso due modalità.

  1. Consulenza digitale: si svolge esclusivamente tramite contatti telefonici e successiva comunicazione digitale via e-mail o posta elettronica certificata. La prima valutazione, interamente digitale (telefonica), è gratuita, ha una durata di circa 15 minuti e viene effettuata entro un massimo di 72 ore. Consulenze di durata superiore sono a pagamento, calcolate in base alla tariffa oraria di categoria.
  2. Consulenza fisica: è sempre a pagamento, incluso il primo consulto, il cui costo parte da 500€ + IVA, da saldare anticipatamente. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamento presso sedi fisiche specifiche in Italia dedicate alla consulenza iniziale o successiva (quali azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali in partnership, uffici temporanei). Anche in questo caso, sono previste comunicazioni successive tramite e-mail o posta elettronica certificata.

La consulenza fisica, a differenza di quella digitale, viene organizzata a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista personale degli Autori, basato sulla loro esperienza professionale. Non devono essere intese come consulenza tecnica o legale. Per approfondimenti specifici o ulteriori dettagli, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si ricorda che l’articolo fa riferimento al quadro normativo vigente al momento della sua redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono subire modifiche nel tempo. Decliniamo ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in queste pagine.
Si invita a leggere attentamente il disclaimer del sito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Privacy and Consent by My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Torna in alto

Abbiamo Notato Che Stai Leggendo L’Articolo. Desideri Una Prima Consulenza Gratuita A Riguardo? Clicca Qui e Prenotala Subito!