Cosa Fare Quando Arriva Un Avviso Bonario Dall’Agenzia Delle Entrate

Un avviso bonario è una comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate quando vengono riscontrate delle discrepanze o errori nelle dichiarazioni fiscali o nei versamenti del contribuente. Non è un atto definitivo di accertamento, ma una richiesta informale di chiarimenti o pagamento. L’avviso bonario descrive le somme mancanti (ad esempio imposte, IVA o contributi previdenziali) che l’Agenzia reputa dovute a seguito di controlli incrociati su dati già in possesso. Ricevere un avviso bonario dà la possibilità di regolarizzare la propria posizione con sanzioni ridotte, evitando così un accertamento formale più gravoso.

Ma andiamo ora ad approfondire con Studio Monardo, gli avvocati specializzati in cancellazione debiti con l’Agenzia Entrate Riscossione.

Cosa Fare Quando Arriva Un Avviso Bonario Dall’Agenzia Delle Entrate Tutto Dettagliato

Ricevere un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate significa che l’amministrazione fiscale ha riscontrato errori, omissioni o incongruenze nella dichiarazione dei redditi, IVA o IRAP, ma ti offre una possibilità di regolarizzare la posizione senza subire immediatamente un accertamento. È una fase fondamentale: agendo correttamente, puoi chiudere tutto pagando sanzioni ridotte ed evitando l’iscrizione a ruolo e il successivo pignoramento.

Vediamo nel dettaglio cos’è l’avviso bonario, cosa contiene, come funziona, quali sono i tempi per pagare o contestare, come difendersi bene, e quali errori non commettere.

📌 Cos’è un avviso bonario

L’avviso bonario è:

  • Una comunicazione informale inviata dopo i controlli automatici o controlli formali delle dichiarazioni
  • Non è un atto esecutivo, ma è il primo invito a regolarizzare
  • Ti segnala differenze tra quanto dichiarato e quanto risultante dai dati ufficiali
  • Ti propone il pagamento spontaneo di imposte, interessi e sanzioni ridotte

📌 Se agisci entro i termini indicati, puoi pagare meno ed evitare procedure coattive.

🧾 Quando arriva e in quali casi

Puoi ricevere un avviso bonario:

  • Dopo il controllo automatico ex art. 36-bis DPR 600/1973 o 54-bis DPR 633/1972
  • Dopo il controllo formale ex art. 36-ter DPR 600/1973
  • Se:
    • Mancano versamenti
    • Hai dichiarato importi errati
    • Non hai versato il saldo o gli acconti
    • Ci sono incongruenze con i dati CU, 730, spesometro, fatture elettroniche

👉 Non è sintomo di un controllo approfondito sulla tua intera situazione fiscale: riguarda solo errori evidenti.

📑 Cosa contiene l’avviso bonario

Sezione dell’avvisoContenuto pratico
Riferimenti fiscaliAnno d’imposta, modello dichiarativo interessato
Motivo dell’anomaliaImposta non versata, errore di calcolo, omissione di dati
Nuova liquidazioneImposta dovuta, interessi e sanzioni ridotte
Modalità di pagamentoRateizzazione consentita o pagamento unico
Termine per aderireCirca 30 giorni (specificato nell’avviso)

⏱️ Quali sono i tempi da rispettare

  • 30 giorni dalla ricezione per aderire spontaneamente pagando
  • Possibilità di richiedere rateizzazione fino a 8 rate trimestrali (o 20 rate per importi oltre €5.000)
  • Se paghi in ritardo o non rispondi:
    • Il debito viene iscritto a ruolo
    • Partono cartella esattoriale, sanzioni piene e riscossione forzata

✅ Cosa fare se ricevi un avviso bonario

🔹 1. Verifica che l’avviso sia corretto

  • Controlla bene i calcoli
  • Confronta la tua dichiarazione originaria
  • Verifica versamenti F24 fatti: possono esserci errori dell’Agenzia stessa

👉 Se ci sono errori, puoi presentare una richiesta di correzione o un’istanza in autotutela.

🔹 2. Se il debito è corretto: valuta il pagamento

  • Puoi pagare in unica soluzione o chiedere la rateizzazione
  • Paghi imposte + interessi + sanzione ridotta al 10% (anziché 30%)

📌 Il pagamento chiude definitivamente la questione senza ulteriori problemi.

🔹 3. Se non concordi: contesta l’avviso

  • Tramite istanza in autotutela se evidente l’errore
  • Con ricorso alla Commissione Tributaria dopo eventuale iscrizione a ruolo

👉 L’autotutela evita il contenzioso, ma non sospende automaticamente i termini per pagare.

⚠️ Cosa succede se ignori l’avviso bonario

Se non paghi né contesti:

  • L’importo viene iscritto a ruolo
  • Riceverai una cartella esattoriale con:
    • Imposta
    • Interessi
    • Sanzione piena del 30%
  • Rischierai pignoramento di conto, stipendio, casa o veicoli

📌 Non intervenire significa aggravare il debito del 20-30% e subire azioni forzose.

📋 Tabella riepilogativa – Avviso bonario Agenzia delle Entrate

AspettoDettaglio pratico
È un atto esecutivo?❌ No, ma se ignorato si trasforma in cartella esattoriale
Termine per aderire30 giorni dalla notifica
Vantaggi del pagamentoSanzione ridotta al 10%, niente iscrizione a ruolo
Possibilità di rateizzare✅ Sì, in 8 rate trimestrali o 20 rate se oltre €5.000
Se non paghi o contestiCartella con sanzione piena, riscossione forzata

🛡️ Come difendersi bene

  • Analizza subito il contenuto dell’avviso
  • Verifica eventuali versamenti già fatti o errori di calcolo
  • Se devi pagare, scegli l’opzione più vantaggiosa (unica soluzione o rate)
  • Se il debito è errato, agisci tempestivamente con istanza motivata
  • Non attendere mai la cartella esattoriale: intervenire prima conviene sempre

🎯 In conclusione

L’avviso bonario è un’opportunità per correggere spontaneamente piccoli errori fiscali, con costi molto inferiori rispetto a un accertamento e senza rischiare pignoramenti. È importante non sottovalutarlo, analizzarlo con attenzione e agire nei termini.

L’Avvocato Giuseppe Monardo, fiduciario di un OCC e massimo esperto in difesa tributaria e gestione di avvisi bonari, ti assiste nella verifica dell’avviso, nella preparazione di memorie correttive, nella rateizzazione e – se serve – nella contestazione degli importi richiesti. Se hai ricevuto un avviso bonario, agisci ora. Con metodo. E con chi lo fa per mestiere.

Cosa fare Se Ricevi L’Avviso Bonario Per L’Agenzia Entrate Riscossione

Se ricevi un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, la prima cosa da sapere è che non si tratta ancora di un atto esecutivo. Non stai ricevendo un pignoramento o una cartella di pagamento, ma una comunicazione preventiva con cui l’ente ti invita a regolarizzare la tua posizione, evitando conseguenze più gravi. L’avviso bonario nasce quando l’Agenzia rileva un’irregolarità nei pagamenti, ad esempio dopo il controllo automatico o formale della tua dichiarazione dei redditi, dell’IVA o di altri tributi. È quindi uno strumento che dà spazio a una soluzione amichevole prima dell’avvio della riscossione coattiva.

Se ricevi questa comunicazione, la prima cosa da fare è non ignorarla. Molti, per paura o sottovalutazione, tendono a lasciarla da parte, ma il rischio è che, decorso il termine indicato, l’Agenzia emetta direttamente la cartella di pagamento, con aggravio di sanzioni e interessi. L’avviso bonario, invece, ti offre delle opportunità: puoi pagare con una riduzione delle sanzioni (di solito pari a un terzo rispetto a quelle ordinarie) e puoi anche valutare una rateizzazione se il debito è consistente.

Per gestirlo nel modo corretto, occorre analizzare subito il contenuto dell’avviso. Controlla a quale periodo d’imposta si riferisce, quale tipo di imposta o tributo è contestato e quale sarebbe la somma richiesta. Spesso, infatti, l’errore può essere banale: un versamento non registrato, un errore materiale nella dichiarazione o una comunicazione bancaria mancante. In alcuni casi, è sufficiente produrre la documentazione che dimostra la correttezza della tua posizione per evitare il pagamento. In altri casi, se l’irregolarità è reale, puoi scegliere se saldare in un’unica soluzione oppure presentare domanda di rateizzazione.

Un elemento molto importante è che i termini sono stretti. Generalmente hai 30 giorni di tempo dalla notifica per pagare o per presentare eventuali osservazioni. Se lasci passare questo termine senza fare nulla, l’Agenzia può iscrivere a ruolo l’importo e notificarti una cartella esattoriale, con sanzioni e interessi ulteriormente maggiorati. È quindi fondamentale agire con tempestività, senza attendere l’ultimo giorno utile.

Se ritieni che l’avviso sia errato, puoi anche presentare una comunicazione di contestazione all’Agenzia delle Entrate. In questo caso, è utile allegare tutta la documentazione utile a dimostrare il tuo diritto: ricevute di pagamento, copia delle dichiarazioni presentate, eventuali correttivi comunicati successivamente. L’Agenzia è tenuta a esaminare la tua istanza e a risponderti, correggendo l’eventuale errore se lo riconosce.

Se invece riconosci il debito, il pagamento dell’importo indicato nell’avviso ti garantisce una riduzione delle sanzioni molto significativa rispetto a quanto pagheresti se aspettassi la cartella esattoriale. Inoltre, puoi chiedere di pagare a rate, secondo le regole previste: in linea generale, se il debito è inferiore a 5.000 euro puoi ottenere fino a 8 rate trimestrali; se superiore, fino a 20 rate trimestrali. Le modalità precise dipendono dalla tipologia di debito e dalla tua situazione patrimoniale e reddituale.

Un altro aspetto da considerare è che la rateizzazione concessa a seguito dell’avviso bonario non è automatica: devi presentare una richiesta formale e l’Agenzia può chiederti di dimostrare la tua temporanea situazione di difficoltà economica. Tuttavia, ottenere la rateizzazione in questa fase è molto più semplice rispetto a quando si arriva alla cartella di pagamento o all’iscrizione a ruolo.

È importante anche sapere che, se paghi o rateizzi dopo l’avviso bonario, il tuo debito si considera estinto senza che venga iscritto a ruolo, evitando quindi la formazione di un carico pendente presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Questo può essere fondamentale, ad esempio, per chi ha bisogno di partecipare a bandi pubblici, ottenere finanziamenti o accedere a sgravi fiscali che richiedono la regolarità contributiva.

In alcuni casi particolari, l’avviso bonario potrebbe anche riguardare controlli più complessi, come il controllo documentale o sostanziale su spese detratte o dedotte (ad esempio spese mediche, spese di istruzione, lavori edilizi). In queste ipotesi, l’avviso bonario diventa anche un’opportunità per correggere errori formali e beneficiare di istituti come il ravvedimento operoso, che ti consentono ulteriori riduzioni delle sanzioni.

In nessun caso l’avviso bonario deve essere sottovalutato. Anche se sembra una comunicazione “amichevole”, rappresenta il primo atto di una potenziale procedura che, se ignorata, può degenerare in pignoramenti, ipoteche e iscrizioni di fermi amministrativi sui veicoli. Per questo motivo, la scelta migliore è sempre quella di affrontare subito la situazione, valutando attentamente la propria posizione fiscale con l’aiuto di un professionista.

Se hai dubbi su cosa fare, è consigliabile rivolgersi immediatamente a un avvocato tributarista o a un commercialista esperto. Un professionista può aiutarti a capire se hai margini per contestare l’avviso o se sia più conveniente pagare approfittando delle sanzioni ridotte. In alcuni casi, infatti, possono emergere vizi formali nell’avviso stesso che possono portare all’annullamento della pretesa tributaria.

Se il debito contestato nell’avviso bonario è particolarmente elevato e non sei in grado di pagarlo, esistono comunque delle strade da valutare. Ad esempio, se sei in grave difficoltà economica, puoi considerare di avviare una procedura di sovraindebitamento ex Legge 3/2012 o Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, che consente di bloccare le azioni esecutive e proporre un pagamento parziale del debito, spesso molto inferiore rispetto all’importo iniziale.

In definitiva, l’avviso bonario è una fase cruciale. Riconoscerlo come tale, comprenderne la natura e i margini di intervento ti permette di evitare conseguenze pesanti sul piano economico e patrimoniale. Agire tempestivamente e consapevolmente è il modo migliore per tutelare i tuoi interessi, salvaguardando il tuo patrimonio e la tua serenità personale e familiare.

Se vuoi, posso anche aiutarti a integrare un esempio concreto di gestione di un avviso bonario, ti interesserebbe?

L’Importanza di Verificare gli importi e scadenze di pagamento

L’avviso bonario dettaglia gli importi da pagare e le eventuali istruzioni:

  • Importi richiesti: Di solito l’avviso include l’imposta o il tributo dovuto e gli interessi di mora calcolati fino alla data. In genere la maggiorazione complessiva rimane contenuta rispetto a un accertamento formale, poiché si applicano sanzioni ridotte. Verificare che gli importi siano calcolati correttamente (ad esempio, controllare che il calcolo degli interessi sia basato sulla data di scadenza originaria del tributo).
  • Modalità di pagamento: Verificare come effettuare il versamento richiesto. Spesso il pagamento va effettuato tramite modello F24 con i codici tributo specificati nell’avviso. Annotare anche quale codice causale e quale rateazione (se prevista) utilizzare per il pagamento.
  • Termine di scadenza: La lettera indica entro quando pagare per regolarizzare. Solitamente il termine è di 60 giorni dalla data di notifica. Se si paga entro questo periodo, si applicano sanzioni ridotte (ad esempio sanzione fissa dello 0,1% al giorno di ritardo rispetto alla scadenza originaria). Attenzione: non si tratta di semplici giorni di grazia; bisogna pagare entro la scadenza indicata per evitare conseguenze più gravi.
  • Controllare i dati del contribuente: Verificare che l’avviso sia effettivamente indirizzato alla tua azienda o persona fisica e corrisponda al tuo codice fiscale o partita IVA. Se dovessero esserci errori nell’intestazione o nei dati anagrafici, segnalarlo subito all’Agenzia.

Quali Sono I Termini di pagamento e Rateizzazione

Se l’importo richiesto dall’avviso è corretto, è consigliabile pagare entro il termine per mantenere le sanzioni ridotte:

  • Pagamento entro 60 giorni: Entro questo termine si applicano sanzioni minime. Il ritardo dal versamento originale è coperto solo dagli interessi di mora calcolati fino alla data di pagamento.
  • Rateizzazione: Se il pagamento in un’unica soluzione è oneroso, è possibile chiedere una rateizzazione. Di norma l’Agenzia delle Entrate consente la dilazione del pagamento fino a 72 rate mensili (6 anni) per gli importi superiori a 1.000 euro complessivi. La richiesta va fatta presentando un apposito modulo (ad esempio il modello 201-bis per le dilazioni) o tramite i servizi online dell’Agenzia. Anche nel caso di pagamento rateale, si pagheranno gli interessi legali sulle somme dilazionate, ma nei limiti consentiti resta il vantaggio di suddividere il pagamento mantenendo comunque le agevolazioni sulle sanzioni.
  • Ravvedimento operoso: Se l’errore fiscale è esclusivamente a carico del contribuente e non è ancora stato ricevuto alcun avviso, esiste la possibilità di regolarizzare spontaneamente la posizione tramite il ravvedimento operoso. Pagando autonomamente l’imposta dovuta con sanzioni minime prima della notifica (o comunque entro i termini indicati nell’avviso), si ottengono effetti analoghi. Tuttavia, una volta ricevuto l’avviso bonario, la modalità più immediata è seguire le istruzioni indicate (pagando quanto richiesto entro i termini indicati).
  • Richiesta di modalità alternative: In casi particolari di difficoltà economica grave, si può scrivere all’Agenzia chiedendo una rateizzazione specifica o una proroga. La richiesta va motivata e presentata quanto prima, preferibilmente prima della scadenza di pagamento indicata. In attesa di una risposta, è comunque consigliabile procedere al versamento parziale o totale entro i termini indicati.

Cosa succede se non rispondi o non paghi un avviso bonario

Ignorare un avviso bonario comporta rischi significativi:

  • Emissione di un accertamento formale: Se non si paga entro il termine o non si risponde con una motivazione valida, l’Agenzia può emettere un accertamento fiscale ufficiale. Questo atto ha effetti più gravi e di solito prevede sanzioni più alte rispetto all’avviso bonario.
  • Sanzioni maggiorate: Rispondendo o pagando in ritardo rispetto all’avviso, si applicheranno le sanzioni ordinarie previste per gli accertamenti. In pratica, la sanatoria agevolata decade e si rischia una sanzione che può arrivare dal 30% al 60% dell’importo dovuto, oltre agli interessi.
  • Cartella di pagamento: L’accertamento formale può portare all’invio di una cartella esattoriale da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione, con l’aggiunta di diritti di notifica e maggiorazioni. Questo può dar luogo a procedure di riscossione coattiva (fermo amministrativo, pignoramento dei beni, ecc.).
  • Nessuna sospensione automatica: Diversamente da altre comunicazioni, l’avviso bonario non sospende automaticamente le attività di riscossione. Non rispondere o non pagare entro i termini indicati significa di fatto accettare tacitamente l’addebito proposto.

Come evitare il peggioramento della posizione debitoria

Per contenere il debito ed evitare aggravamenti, si consiglia di:

  • Agire prontamente: Rispondere o pagare entro i termini comunicati per non perdere i benefici delle sanzioni ridotte. Anche un ritardo minimo rispetto alla scadenza può far scattare sanzioni più pesanti e far decadere la sanatoria agevolata.
  • Verificare ed eventualmente correggere: Se l’avviso segnala un tuo errore, valuta la possibilità di correggerlo autonomamente. Ad esempio, per importi minori potresti sanare la posizione con il ravvedimento operoso spontaneo (anche prima della scadenza dell’avviso), dimostrando così la buona fede del contribuente. Se invece ritieni che l’avviso sia infondato, raccogli subito le prove che dimostrano la correttezza della tua posizione.
  • Chiedere la rateizzazione: Se hai difficoltà economiche, inoltra tempestivamente la richiesta di dilazione. L’Agenzia valuta la tua situazione patrimoniale e reddituale e in genere concede piani di pagamento adeguati. Ricorda che durante la dilazione maturano soltanto gli interessi legali, non ulteriori sanzioni, finché versi le rate regolarmente.
  • Chiedere chiarimenti: Se la motivazione dell’avviso non è chiara o ti sembra sbagliata, scrivi all’Agenzia chiedendo spiegazioni o allegando le prove che dimostrano il corretto adempimento effettuato. Un confronto tempestivo può risolvere malintesi senza ricorrere a vie legali.
  • Istanza di autotutela: In presenza di un evidente errore di fatto o di diritto da parte dell’Agenzia, è possibile presentare un’istanza di autotutela per chiedere l’annullamento o la rettifica dell’atto. In tale istanza è opportuno dettagliare i punti contestati e allegare la documentazione a sostegno della propria posizione.
  • Richiedere assistenza professionale: Se l’importo in questione è elevato o la situazione è complessa, valuta di rivolgerti a un commercialista o a un esperto fiscale. Un professionista può seguire le pratiche di pagamento, inviare comunicazioni all’Agenzia e supportarti nella risoluzione del caso.

Esempi pratici di situazioni comuni

Errore nel modello 730: Se hai presentato un modello 730 e l’Agenzia rileva una discrepanza (ad esempio hai dimenticato di dichiarare redditi da affitto o è stata trascurata una detrazione), arriverà un avviso bonario che indica l’importo mancante. Azioni consigliate: controlla subito la tua dichiarazione; se riscontri un errore tuo, provvedi a pagare la somma dovuta tramite F24 entro la scadenza per usufruire delle sanzioni ridotte. Se invece pensi che l’avviso sia infondato (ad esempio l’Agenzia non ha considerato un tuo credito d’imposta legittimo), prepara la documentazione giustificativa (modello 730, certificazioni, ecc.) e inviala all’Agenzia chiedendo di rettificare o annullare la comunicazione.

Dimenticanza di pagamento IVA: Se sei titolare di partita IVA e hai omesso un versamento periodico di IVA, l’Agenzia potrebbe scoprirlo incrociando le fatture con i versamenti effettuati. In questo caso arriverà un avviso bonario con l’IVA dovuta. Azioni consigliate: versa subito l’importo segnalato tramite F24 entro la scadenza, aggiungendo gli interessi maturati fino alla data del pagamento. Se l’importo è elevato e non puoi pagarne subito l’intera somma, richiedi una rateizzazione del debito. In alternativa, se l’importo omesso è di modesta entità, puoi regolarizzare autonomamente con il ravvedimento operoso (pagando imposta più interessi ridotti) e quindi inviare comunicazione all’Agenzia per aggiornare la tua posizione.

Dichiarazione dei redditi incompleta (Modello Unico): Se hai presentato il modello Redditi (Unico) e hai dimenticato di inserire redditi o deduzioni rilevanti, l’Agenzia può inviarti un avviso bonario. Azioni consigliate: se l’omissione è colpa tua, regolarizza la posizione pagando la differenza tramite F24 entro il termine indicato, allegando un prospetto di calcolo aggiornato. Se pensi che l’avviso sia infondato (ad esempio l’Agenzia ha calcolato male un credito già dichiarato), contatta subito l’ufficio competente tramite PEC o raccomandata, allegando le prove (dichiarazione, ricevute, fatture, ecc.) e chiedendo la rettifica o l’annullamento dell’avviso.

Crediti o detrazioni non considerati: A volte l’avviso bonario può derivare da un calcolo errato dell’Agenzia: ad esempio, se non ti vengono riconosciuti crediti d’imposta o detrazioni già dichiarati. Azioni consigliate: esamina la tua documentazione fiscale (fatture, scontrini, certificazioni). Se confermi di avere diritto ai crediti in questione, invia una comunicazione motivata all’Agenzia spiegando il calcolo corretto. Allega i documenti di supporto e chiedi esplicitamente la rettifica dell’avviso, dimostrando come il debito dovuto sia inferiore o nullo grazie ai crediti spettanti.

Cosa Scrivere All’Agenzia Delle Entrate: Modelli di comunicazione verso l’Agenzia delle Entrate

Di seguito alcuni esempi di testi da usare come riferimento per scrivere all’Agenzia via lettera raccomandata o PEC:

  • Richiesta di chiarimenti sull’avviso bonario: Oggetto: Richiesta chiarimenti su avviso bonario n. [numero] del [data].Spett.le Agenzia delle Entrate – Ufficio [nome ufficio],
    in merito alla vostra comunicazione in oggetto desidero segnalare quanto segue. Dopo aver verificato la mia dichiarazione e i versamenti effettuati, ritengo che l’importo richiesto di [€ …] non corrisponda alla reale posizione debitoria. Allego copia del modello [indicare 730/Redditi] e delle ricevute di pagamento relative al periodo in questione. In particolare, noto che [descrivere la discrepanza riscontrata: es. è stato omesso un credito d’imposta, errore di calcolo, ecc.].
    Chiedo pertanto chiarimenti e l’annullamento o la rettifica dell’avviso bonario alla luce dei documenti forniti. Rimango a disposizione per ogni ulteriore informazione.Distinti saluti,[Nome e cognome] – [Codice fiscale / Partita IVA]
    [Indirizzo] – [Recapiti telef., PEC, email]
  • Domanda di rateizzazione: Oggetto: Domanda di rateizzazione debito derivante da avviso bonario n. [numero].Spett.le Agenzia delle Entrate – Ufficio [nome ufficio],
    con riferimento alla vostra comunicazione in oggetto di importo complessivo [€ …], presento formale richiesta di pagamento dilazionato in [numero] rate mensili.
    Desidero segnalare che, a causa di difficoltà economiche o vincoli di liquidità, non mi è possibile pagare l’intera somma in un’unica soluzione entro la scadenza indicata. Sono disponibile a saldare l’importo dovuto entro [numero massimo di anni consentito] anni, versando regolarmente ogni rata.
    Allego la documentazione che attesta la mia situazione economico-finanziaria (bilancio, buste paga, ultima dichiarazione dei redditi, ecc.). In caso di accoglimento della presente istanza, provvederò a versare tutte le somme secondo il piano di ammortamento convenuto.Distinti saluti,[Nome e cognome] – [Codice fiscale / Partita IVA]
    [Indirizzo] – [Recapiti telef., PEC, email]
  • Istanza di autotutela o contestazione: Oggetto: Istanza di autotutela/contestazione avviso bonario n. [numero].Spett.le Agenzia delle Entrate – Ufficio [nome ufficio],
    con riferimento all’avviso bonario in oggetto, formulo istanza di annullamento in autotutela poiché ritengo che l’atto sia viziato da errore di calcolo o di diritto. Nel dettaglio, l’importo indicato di [€ …] deriva da un calcolo non corretto del tributo [specificare imposta].
    Allego copia dei documenti giustificativi (dichiarazione, fatture, contratti, ecc.) che comprovano la mia posizione. Chiedo pertanto la revisione dell’avviso e la conferma della correttezza della mia posizione contributiva.Distinti saluti,[Nome e cognome] – [Codice fiscale / Partita IVA]
    [Indirizzo] – [Recapiti telef., PEC, email]

In ogni caso, è importante inviare queste comunicazioni tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) o raccomandata con ricevuta di ritorno, conservando copia dei documenti inviati e delle ricevute di invio. In questo modo si avrà prova della data e del contenuto delle comunicazioni rivolte all’Agenzia.

Perché Affidarsi a Studio Monardo se Hai Ricevuto un Avviso Bonario dall’Agenzia delle Entrate

Ricevere un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate può sembrare un semplice sollecito, ma in realtà è il primo segnale concreto di un problema fiscale che può trasformarsi in cartella esattoriale, fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento.
Affidarsi subito all’Avvocato Giuseppe Monardo significa gestire correttamente la situazione, evitare errori fatali e, in molti casi, ridurre o annullare il debito richiesto.

Un Esperto in Contenzioso Tributario e Diritto Bancario

L’Avvocato Monardo, coordinatore di avvocati e commercialisti esperti in diritto tributario e bancario a livello nazionale, ha una profonda esperienza nella gestione di avvisi bonari, accertamenti fiscali e contenziosi con il Fisco.
Conosce in modo dettagliato:

  • Come verificare la correttezza dell’avviso bonario
  • Come contestarlo, se illegittimo o errato
  • Come ottenere riduzioni, rateizzazioni o annullamenti
  • Come proteggere il contribuente da future azioni esecutive

Come Ti Aiuta Davvero Dopo un Avviso Bonario

Con l’Avvocato Monardo puoi:

  • Analizzare nel dettaglio l’avviso bonario ricevuto (spesso contiene errori sostanziali o formali)
  • Verificare la prescrizione o la decadenza del diritto di credito
  • Controllare la correttezza dei calcoli e degli interessi applicati
  • Contestare l’avviso, se necessario, con istanze di autotutela o ricorsi mirati
  • Rateizzare il debito in modo sostenibile, evitando il passaggio a cartella esattoriale
  • Prevenire pignoramenti e fermi amministrativi futuri

Monardo ti assiste in ogni fase, assicurandoti la massima tutela legale e fiscale.

Quando Agire Subito È Fondamentale

Un avviso bonario non va ignorato: se non viene gestito correttamente, si trasforma rapidamente in cartella esattoriale e quindi:

  • Diventa immediatamente esecutivo
  • Espone a pignoramenti dei conti correnti, stipendi, pensioni
  • Può comportare ipoteche su immobili o fermi su veicoli

Agire tempestivamente con il supporto di un esperto ti permette di evitare tutto questo, spesso con costi molto inferiori rispetto a una difesa tardiva.

Soluzioni Straordinarie: Sovraindebitamento e Esdebitazione

Se l’avviso bonario si inserisce in una situazione di crisi economica più ampia, Monardo può attivare anche:

  • Procedura di sovraindebitamento ai sensi della Legge 3/2012 aggiornata
  • Ristrutturazione dei debiti tributari
  • Esdebitazione finale per liberarti completamente dei debiti

Essendo Gestore della Crisi da Sovraindebitamento iscritto presso il Ministero della Giustizia e fiduciario di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), Monardo ti offre soluzioni legali complete anche nei casi più difficili.

In conclusione

Un avviso bonario è un’opportunità: se gestito bene, puoi risolvere il problema prima che esploda.
Affidarsi all’Avvocato Giuseppe Monardo significa scegliere competenza, protezione immediata e strategie efficaci per evitare il peggio, ridurre i debiti e tutelare il tuo patrimonio.
Con Monardo, la tua posizione fiscale è difesa con serietà, precisione e una visione strategica a lungo termine.

Qui di seguito tutti i contatti del nostro Studio Legale specializzato in cancellazione debiti con l’Agenzia Entrate Riscossione:

Leggi con attenzione: Se stai affrontando difficoltà con il Fisco e hai bisogno di una rapida valutazione delle tue cartelle esattoriali e dei debiti, non esitare a contattarci. Siamo pronti ad aiutarti immediatamente! Scrivici su WhatsApp al numero 351.3169721 oppure inviaci un’e-mail all’indirizzo info@fattirimborsare.com. Ti ricontatteremo entro un’ora per offrirti supporto immediato.

Informazioni importanti: Studio Monardo e avvocaticartellesattoriali.com operano su tutto il territorio italiano attraverso due modalità.

  1. Consulenza digitale: si svolge esclusivamente tramite contatti telefonici e successiva comunicazione digitale via e-mail o posta elettronica certificata. La prima valutazione, interamente digitale (telefonica), è gratuita, ha una durata di circa 15 minuti e viene effettuata entro un massimo di 72 ore. Consulenze di durata superiore sono a pagamento, calcolate in base alla tariffa oraria di categoria.
  2. Consulenza fisica: è sempre a pagamento, incluso il primo consulto, il cui costo parte da 500€ + IVA, da saldare anticipatamente. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamento presso sedi fisiche specifiche in Italia dedicate alla consulenza iniziale o successiva (quali azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali in partnership, uffici temporanei). Anche in questo caso, sono previste comunicazioni successive tramite e-mail o posta elettronica certificata.

La consulenza fisica, a differenza di quella digitale, viene organizzata a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista personale degli Autori, basato sulla loro esperienza professionale. Non devono essere intese come consulenza tecnica o legale. Per approfondimenti specifici o ulteriori dettagli, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si ricorda che l’articolo fa riferimento al quadro normativo vigente al momento della sua redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono subire modifiche nel tempo. Decliniamo ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in queste pagine.
Si invita a leggere attentamente il disclaimer del sito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Privacy and Consent by My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.