Quanto Tempo Resta Pignorato Un Conto Corrente?

Conto bloccato, ma per quanto tempo?

Ricevere un pignoramento del conto corrente è una delle esperienze più stressanti per chi ha debiti non pagati. All’improvviso, non puoi più usare il conto: il saldo viene bloccato, le carte smettono di funzionare, lo stipendio è congelato.

Una domanda però è fondamentale: quanto dura tutto questo? Quanto tempo resta pignorato un conto corrente?

In questo articolo ti spieghiamo, passo dopo passo:

  • Quanto dura un pignoramento bancario
  • Cosa accade dopo 60 giorni
  • Quando il blocco può essere prolungato o rimosso
  • Come difendersi e ridurre i tempi
  • Cosa può fare per te l’Avvocato Giuseppe Monardo

Quanto Tempo Resta Pignorato Un Conto Corrente Tutto Dettagliato

Quanto tempo resta pignorato un conto corrente? È la domanda che tormenta chi si è visto bloccare il conto all’improvviso: non si può più prelevare, fare bonifici, usare il bancomat. Ma per quanto tempo può durare questo blocco? La risposta dipende da vari fattori: chi ha eseguito il pignoramento (creditore privato o Agenzia delle Entrate-Riscossione), come si muove il debitore, se ci sono opposizioni o pagamenti, e se interviene il giudice. Vediamo, in modo dettagliato, quanto dura realmente un pignoramento bancario, cosa succede nel frattempo e quando e come il conto torna disponibile.

⚖️ Che cos’è il pignoramento del conto corrente?

Il pignoramento del conto corrente è un’azione esecutiva presso terzi, che consente al creditore, munito di titolo esecutivo (cartella, decreto ingiuntivo, sentenza), di bloccare le somme depositate presso una banca o un ufficio postale intestate al debitore.

Appena l’atto di pignoramento viene notificato:

  • La banca blocca tutte le somme disponibili fino a copertura del debito
  • Il conto diventa parzialmente o totalmente inutilizzabile
  • Il blocco può riguardare anche gli accrediti successivi, se non tutelati

🕒 Quanto dura il pignoramento? Scenari diversi

✅ 1. Se il creditore è un privato (es. banca, finanziaria, ex socio)

  • Dopo la notifica del pignoramento, il giudice fissa un’udienza per accertare l’importo pignorabile
  • La banca comunica il saldo disponibile
  • Il giudice emette un’ordinanza di assegnazione delle somme al creditore

⏱️ Durata media: tra 30 e 60 giorni
⏱️ Se ci sono opposizioni: da 2 a 6 mesi

👉 Il conto torna utilizzabile solo dopo che il giudice ha disposto l’assegnazione e la banca ha trasferito le somme dovute.

✅ 2. Se il creditore è l’Agenzia delle Entrate-Riscossione

  • Dopo la notifica del pignoramento, la banca congela immediatamente i fondi
  • Il debitore ha 60 giorni per saldare o impugnare
  • Se non fa nulla, le somme vengono trasferite direttamente all’Agenzia

⏱️ Durata fissa del blocco: 60 giorni esatti dalla notifica dell’atto
🔓 Solo dopo l’incasso da parte dell’Agenzia, la banca potrà sbloccare eventuali somme residue

👉 Se l’importo pignorato non copre tutto il debito, il blocco può ripetersi su altri conti o su futuri accrediti.

✅ 3. Se presenti opposizione al pignoramento

  • Puoi impugnare il pignoramento per prescrizione, vizio di notifica, debito estinto, importo errato
  • Se chiedi anche una sospensiva urgente, il giudice può bloccare la procedura e ordinare lo sblocco

⏱️ Durata in questo caso: variabile, da 15 giorni a 6 mesi, a seconda del Tribunale

👉 Se la sospensiva viene concessa, il conto viene sbloccato subito. Se il ricorso viene rigettato, la procedura prosegue.

✅ 4. Se attivi una procedura di sovraindebitamento

  • La procedura sospende tutte le azioni esecutive in corso, compreso il pignoramento bancario
  • Il blocco viene interrotto automaticamente dalla legge con il decreto di apertura della procedura

⏱️ Durata fino alla sospensione: 10-15 giorni dall’avvio con OCC e Tribunale

👉 È la soluzione più rapida e strutturale per chi ha più debiti e vuole uscire definitivamente dal problema.

📋 Tabella riepilogativa – Quanto tempo resta pignorato un conto corrente?

SituazioneDurata stimata del bloccoQuando si sblocca il conto
Creditore privato30–60 giorniDopo ordinanza di assegnazione del giudice
Agenzia Entrate-Riscossione60 giorni fissiDopo trasferimento somme al Fisco
Opposizione con sospensiva15 giorni – 6 mesiSe accolta, anche in pochi giorni
Sovraindebitamento attivato10–15 giorniCon decreto del giudice, sospensione automatica
Accordi con creditore o rinuncia7–30 giorniDopo deposito in Tribunale o dichiarazione
Conto senza fondi disponibiliPignoramento inefficaceIl conto resta operativo, ma può tornare a rischio

🛡️ Cosa puoi fare per anticipare lo sblocco

  • Pagare il debito integralmente, per ottenere la rinuncia del creditore
  • Negoziare un saldo e stralcio
  • Chiedere rateizzazione, se trattabile
  • Presentare opposizione con richiesta urgente
  • Attivare la procedura di sovraindebitamento, se hai più debiti

👉 In ogni caso, è fondamentale agire prima che le somme vengano assegnate o trasferite, perché dopo sarà molto più difficile recuperarli.

🎯 In conclusione

Un conto corrente pignorato resta bloccato da un minimo di 30 giorni fino a oltre 6 mesi, a seconda del tipo di creditore e della strategia difensiva adottata. Se non intervieni, le somme verranno trattenute e trasferite al creditore. Ma se ti muovi subito, puoi ottenere la revoca del pignoramento, la sospensione o addirittura la cancellazione del debito.

L’Avvocato Giuseppe Monardo, fiduciario di un OCC e massimo esperto in difesa da pignoramenti bancari, ti guida nella sospensione immediata del blocco, nella trattativa con il creditore, nell’opposizione giudiziale o – nei casi più gravi – nella procedura per l’esdebitazione. Se il tuo conto è bloccato, ogni giorno perso è un danno: difenditi ora. E recupera la tua liquidità.

Cos’è il pignoramento del conto corrente?

È una procedura esecutiva prevista dalla legge (art. 492 e seguenti c.p.c. + art. 72-bis DPR 602/1973), tramite cui un creditore blocca le somme presenti sul conto per recuperare forzatamente un credito non pagato.

Può essere richiesto da:

  • Agenzia delle Entrate-Riscossione
  • Banche e finanziarie
  • Privati con sentenza o decreto ingiuntivo
  • Enti pubblici

Quanto tempo dura il blocco del conto corrente?

Dipende da vari fattori. In generale:

  • Se il pignoramento è fatto da un creditore privato, il conto resta bloccato fino a ordinanza del giudice, che può arrivare entro 90-120 giorni
  • Se il pignoramento è fatto da Agenzia delle Entrate-Riscossione, il blocco può durare al massimo 60 giorni, dopo i quali:
    • Se non presenti opposizione, l’agenzia incassa direttamente
    • Se fai opposizione, il blocco resta finché il giudice non decide

Cosa succede dopo 60 giorni dal pignoramento?

Cosa succede dopo 60 giorni dal pignoramento? È una domanda cruciale per chi ha ricevuto un atto di pignoramento del conto corrente, dello stipendio o di un credito presso terzi da parte di un creditore, in particolare dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. I 60 giorni non sono una scadenza qualsiasi: sono un termine determinante, perché segna il passaggio da un semplice blocco temporaneo alla definitiva acquisizione delle somme da parte del creditore. Vediamo nel dettaglio cosa accade esattamente trascorso questo periodo, quali sono le conseguenze legali e se è ancora possibile intervenire per bloccare l’esecuzione.

⏳ Perché sono importanti i 60 giorni?

Nel pignoramento presso terzi (banca, datore di lavoro, INPS, clienti), il creditore notifica l’atto di pignoramento al terzo e al debitore. Da quel momento:

  • Il terzo (es. banca) è obbligato a congelare le somme disponibili
  • Il debitore ha 60 giorni di tempo per:
    • Pagare il debito
    • Opporsi legalmente
    • Chiedere una sospensione
    • Dimostrare che i soldi sono impignorabili (es. stipendio)

Se entro 60 giorni non viene fatto nulla, il creditore acquisisce il diritto a incassare le somme bloccate.

📤 Cosa succede al termine dei 60 giorni?

Trascorsi i 60 giorni dalla notifica del pignoramento:

  1. Le somme pignorate vengono trasferite al creditore
    • Se il creditore è l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la banca versa automaticamente le somme congelate
    • Se il creditore è privato, dopo l’udienza il giudice emette l’ordinanza di assegnazione
  2. Il conto corrente, lo stipendio o il credito tornano operativi, ma solo per eventuali somme eccedenti
  3. Il pignoramento si considera eseguito, e non è più impugnabile se non in via straordinaria

👉 Dopo i 60 giorni, non puoi più bloccare la procedura ordinaria: le somme vengono effettivamente sottratte al tuo patrimonio.

💶 Esempio pratico

  • 1° marzo: ti viene notificato un pignoramento del conto corrente per €3.500
  • La banca congela l’intero saldo disponibile
  • Hai tempo fino al 30 aprile (60 giorni) per intervenire
  • Se non fai nulla, il 1° maggio la banca versa i soldi al creditore
  • Il conto viene sbloccato per eventuali somme residue

❌ Cosa non puoi più fare dopo i 60 giorni

  • Non puoi opporti al pignoramento con i normali mezzi ordinari
  • Non puoi chiedere la sospensione della procedura già eseguita
  • Non puoi recuperare le somme pignorate, salvo per via straordinaria (es. ricorso tardivo con gravi motivi)

👉 Il termine dei 60 giorni è decisivo: dopo, l’unica via è contestare il titolo esecutivo, ma servono motivi gravi e solidi.

🛡️ Cosa potevi (o puoi ancora) fare prima dei 60 giorni

Se sei ancora entro i 60 giorni dalla notifica, puoi:

  • Pagare il debito o rateizzarlo (bloccando l’esecuzione)
  • Opporsi per vizi di notifica, prescrizione o importo errato
  • Chiedere la sospensione al giudice o all’Agenzia
  • Attivare la procedura di sovraindebitamento, che blocca automaticamente il pignoramento

👉 In questi casi, il blocco viene sospeso e le somme non vengono versate al creditore.

📋 Tabella riepilogativa – Cosa succede dopo 60 giorni dal pignoramento

EventoCosa accade
Pignoramento notificatoBanca, datore o altro terzo blocca le somme
Trascorsi 60 giorni senza azioniLe somme vengono trasferite al creditore
Creditore è l’Agenzia EntratePrelievo automatico senza bisogno di giudice
Creditore è privatoServe ordinanza del giudice per l’assegnazione
Dopo i 60 giorniNon è più possibile bloccare la procedura con mezzi ordinari
EccezioniSolo ricorsi straordinari con motivi fondati e documentati

🎯 In conclusione

Dopo 60 giorni dal pignoramento, le somme congelate vengono definitivamente trasferite al creditore, e il danno economico diventa irreversibile. Se non agisci in tempo, perdi il controllo del tuo conto o del tuo reddito, e i creditori possono anche procedere su altri beni o crediti residui.

Possono bloccarmi anche i soldi che arrivano dopo il pignoramento?

Sì, ma con delle distinzioni:

  • I soldi già presenti al momento del pignoramento sono bloccati
  • I soldi accreditati dopo (stipendio, bonifici) possono essere trattenuti se il blocco non viene revocato
  • La banca non sblocca nulla senza comunicazione ufficiale del creditore o del giudice

Esempio pratico:

Valentina riceve un pignoramento il 10 febbraio. Sul conto ha 1.700 euro. Il 25 febbraio riceve lo stipendio. Non fa opposizione.

  • Il 10 aprile (dopo 60 giorni) la banca trasferisce i fondi all’Agenzia Entrate
  • Fino a quel momento, non può usare il conto
  • Se invece avesse fatto opposizione entro marzo, il blocco sarebbe rimasto attivo, ma con la possibilità di ottenere una sospensiva

Il pignoramento può durare più di 60 giorni?

Sì, ma solo se:

  • Viene avviata una causa di opposizione
  • Il creditore non procede al trasferimento e il giudice non si è ancora espresso
  • Non c’è comunicazione chiara alla banca → che mantiene il blocco per cautela

Nei casi complessi, il conto può restare congelato fino a 6 mesi o più, se non interviene un avvocato a chiarire la situazione.

Quando il conto viene sbloccato più velocemente in caso di pignoramento?

Quando il conto viene sbloccato più velocemente in caso di pignoramento? È la domanda che si pone chi si trova all’improvviso con il conto corrente bloccato, impossibilitato a prelevare, effettuare bonifici, pagare bollette o ricevere accrediti. Ma non tutti i pignoramenti durano lo stesso tempo: in alcuni casi, è possibile ottenere lo sblocco anche in pochi giorni, a condizione di agire subito e con le giuste strategie legali. Vediamo quali sono i casi in cui il conto viene sbloccato più velocemente, cosa devi fare concretamente, e quali strumenti usare per intervenire prima che le somme vengano prelevate dal creditore.

✅ Quando il conto si sblocca più in fretta: tutti i casi

🔹 1. Quando paghi l’intero debito subito dopo la notifica

Se, dopo aver ricevuto l’atto di pignoramento, paghi per intero il debito (inclusi interessi, spese e onorari), il creditore può:

  • Depositare una dichiarazione di rinuncia al pignoramento presso il tribunale
  • Inviare alla banca una comunicazione per lo sblocco immediato

⏱️ Tempo medio per lo sblocco: 7–10 giorni lavorativi

👉 Questo è il caso più rapido in assoluto: se paghi tutto, il blocco si chiude subito.

🔹 2. Quando il creditore rinuncia spontaneamente all’azione

Può succedere se:

  • Si raggiunge un accordo stragiudiziale (es. saldo e stralcio)
  • Il creditore ritira il pignoramento per motivi suoi
  • Il creditore riconosce un errore o un pagamento già effettuato

In questi casi, basta una dichiarazione formale del creditore per ottenere lo sblocco.

⏱️ Tempo medio: 10–15 giorni

👉 È necessario che il creditore collabori attivamente e presenti rinuncia al giudice o comunicazione diretta alla banca.

🔹 3. Quando il giudice concede una sospensiva urgente

Se presenti un’opposizione al pignoramento perché:

  • Il debito è prescritto
  • La cartella o l’atto è viziato
  • Il pignoramento è stato notificato irregolarmente

Puoi chiedere la sospensione urgente della procedura. Il giudice, se riconosce la fondatezza, può:

  • Bloccare l’effetto esecutivo
  • Ordinare alla banca di sospendere il trasferimento delle somme

⏱️ Tempo stimato: 5–20 giorni, a seconda del tribunale

👉 Serve l’intervento di un avvocato esperto che presenti correttamente il ricorso.

🔹 4. Quando attivi la procedura di sovraindebitamento

Se hai più debiti e non riesci a far fronte ai pagamenti, puoi avviare la procedura di sovraindebitamento prevista dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Una volta accolta l’istanza:

  • Tutti i pignoramenti vengono sospesi per legge
  • Il giudice o il gestore della crisi può ordinare lo sblocco del conto

⏱️ Tempo stimato per la sospensione: entro 15 giorni dalla presentazione della domanda

👉 È la soluzione strutturale per chi ha debiti multipli e cerca una cancellazione definitiva.

🔹 5. Quando il pignoramento è inefficace (conto a zero o somma impignorabile)

A volte il pignoramento colpisce:

  • Un conto senza saldo
  • Somme inferiori al minimo impignorabile (es. sotto 3 volte l’assegno sociale per stipendi e pensioni)
  • Accrediti non aggredibili (es. indennità, assegni sociali, somme protette)

Se dimostri che le somme non potevano essere pignorate, la banca (o il giudice) può:

  • Sbloccare subito il conto
  • Rilasciare una dichiarazione negativa

⏱️ Tempo stimato: entro 15–30 giorni

👉 Ma serve documentazione precisa e tempestiva, meglio se assistiti da un legale.

📋 Tabella riepilogativa – Quando il conto viene sbloccato più velocemente

SituazioneTempo medio per lo sbloccoCosa serve
Pagamento immediato del debito7–10 giorniRicevuta + rinuncia del creditore
Accordo stragiudiziale o rinuncia10–15 giorniComunicazione del creditore al tribunale o alla banca
Sospensiva urgente del giudice5–20 giorniRicorso con motivi fondati e richiesta di blocco immediato
Sovraindebitamento attivato10–15 giorniIstanza accolta e comunicazione al creditore
Pignoramento inefficace (conto a zero)15–30 giorniProva scritta che le somme sono impignorabili

🎯 In conclusione

Il conto corrente può essere sbloccato anche in tempi rapidi, ma solo se agisci subito con gli strumenti giusti. Il pignoramento non sparisce da solo: serve una rinuncia del creditore, una decisione del giudice o un’azione legale mirata.

Come può aiutarti Studio Monardo se hai un conto pignorato?

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È:

  • Gestore della Crisi da Sovraindebitamento
  • Iscritto presso gli elenchi ufficiali del Ministero della Giustizia
  • Professionista fiduciario di un OCC
  • Coordina un team nazionale di avvocati e commercialisti esperti in diritto bancario e tributario

Cosa può fare per te:

  • Analizzare illegittimità o vizi nel pignoramento
  • Presentare opposizione con sospensiva urgente
  • Attivare rateizzazione o procedura di sovraindebitamento
  • Ottenere l’esdebitazione se hai troppi debiti

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Il blocco del conto non è per sempre… ma se non fai nulla, può durare troppo a lungo.
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La consulenza fisica, a differenza di quella digitale, viene organizzata a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista personale degli Autori, basato sulla loro esperienza professionale. Non devono essere intese come consulenza tecnica o legale. Per approfondimenti specifici o ulteriori dettagli, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si ricorda che l’articolo fa riferimento al quadro normativo vigente al momento della sua redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono subire modifiche nel tempo. Decliniamo ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in queste pagine.
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