L’esdebitazione è il sogno di ogni persona che si trova in gravi difficoltà economiche: significa liberarsi legalmente dai debiti non pagati, con il via libera del giudice. Non si tratta di una “sanatoria”, ma di una vera e propria procedura prevista dalla legge italiana, regolata dalla Legge 3/2012 e aggiornata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019).
Grazie a questo strumento, chi non ha più la possibilità di pagare i debiti, può ottenere una seconda possibilità, a patto di rispettare alcune condizioni e dimostrare la propria buona fede.
Ma la domanda che molti si fanno è: chi ha davvero diritto a chiedere l’esdebitazione?
Andiamo ora ad approfondire con Studio Monardo, gli avvocati specializzati in procedure di esdebitazione:
Chi Può Chiedere L’Esdebitazione Tutto Dettagliato
Chi può chiedere l’esdebitazione? È una domanda centrale per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento e desidera liberarsi in modo legale e definitivo dai propri debiti. L’esdebitazione, prevista dalla Legge 3/2012 e regolata in modo più ampio e dettagliato dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), aggiornato nel 2025, è l’istituto che permette di cancellare i debiti residui che non si riescono a pagare, dopo aver seguito una delle procedure previste dalla legge. Ma attenzione: non tutti possono accedervi, e non in qualunque momento. Esistono requisiti precisi legati al tipo di soggetto, alla condizione economica, alla condotta e al percorso seguito.
Vediamo in modo dettagliato chi può chiedere l’esdebitazione e in quali condizioni.
✅ 1. Persone fisiche non fallibili
L’esdebitazione può essere richiesta solo dalle persone fisiche, ossia da soggetti che non sono soggetti a fallimento o, oggi, alla liquidazione giudiziale. In pratica, possono accedervi:
- Consumatori (lavoratori dipendenti, disoccupati, pensionati, studenti)
- Professionisti e lavoratori autonomi (avvocati, medici, artigiani, commercianti)
- Imprenditori individuali sotto soglia (ditte individuali e imprese minori)
- Imprenditori agricoli
- Soci di società che non siano personalmente fallibili
- Associazioni, fondazioni e enti non commerciali (in alcuni casi, se ammessi al sovraindebitamento)
Non possono invece chiedere l’esdebitazione le società fallibili (es. SRL, SPA, grandi imprese) e gli imprenditori che hanno superato almeno due dei seguenti limiti negli ultimi 3 esercizi:
- Attivo patrimoniale superiore a € 300.000
- Ricavi lordi superiori a € 200.000
- Debiti superiori a € 500.000
✅ 2. Debitori che hanno concluso una procedura di sovraindebitamento
La legge stabilisce che l’esdebitazione può essere concessa solo al termine di una procedura regolarmente omologata o completata. Le procedure previste sono:
- Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
- Concordato minore
- Liquidazione controllata del patrimonio
- Esdebitazione del debitore incapiente (procedura speciale, senza pagamento)
In ognuna di queste procedure, al termine, il debitore può chiedere che gli vengano cancellati i debiti rimasti non pagati, purché abbia agito in buona fede e rispettato le regole.
✅ 3. Debitori meritevoli e collaborativi
L’esdebitazione non è automatica: anche se il debitore ha completato la procedura, il giudice verifica la “meritevolezza”, cioè:
- Che il debitore non abbia agito con dolo o colpa grave
- Che non abbia occultato beni o redditi
- Che non abbia contratto debiti in modo irresponsabile o fraudolento
- Che abbia collaborato con l’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) e con il Tribunale, fornendo tutte le informazioni richieste
Chi non rispetta questi criteri non può ottenere l’esdebitazione, anche se la procedura formale è stata portata a termine.
✅ 4. Debitori che non hanno già ottenuto un’esdebitazione nei 5 anni precedenti
La legge prevede che non si può ottenere una nuova esdebitazione se ne è stata già concessa un’altra negli ultimi 5 anni. Questo vale per qualsiasi tipo di esdebitazione (consumatore, liquidazione, incapiente). È un limite pensato per evitare abusi e garantire che il beneficio sia un’occasione di rinascita, non uno strumento ciclico.
Esistono eccezioni solo in casi straordinari, e sempre sotto controllo del giudice.
✅ 5. Debitori incapienti
La legge prevede anche una specifica forma di esdebitazione per chi non ha nulla, nemmeno da mettere in liquidazione. È l’esdebitazione dell’incapiente, pensata per chi:
- Non ha beni mobili o immobili
- Non ha redditi sufficienti nemmeno a proporre una minima rateizzazione
- Non può accedere ad altre procedure
In questo caso l’esdebitazione può essere chiesta subito, senza passare per la liquidazione, ma a condizione di essere totalmente trasparente e in buona fede. Il debitore dovrà, nei 4 anni successivi al decreto, comunicare qualsiasi sopravvenienza patrimoniale, pena la revoca del beneficio.
❌ Chi non può chiedere l’esdebitazione?
Categoria | Perché è esclusa |
---|---|
Società di capitali fallibili | Devono accedere alla liquidazione giudiziale |
Imprenditori sopra soglia | Se superano i limiti previsti per attivo, ricavi o debiti |
Debitori con condanne per reati gravi | Bancarotta, evasione fiscale, truffa, frodi accertate con sentenza |
Debitori già esdebitati negli ultimi 5 anni | Non si può ottenere due volte il beneficio a breve distanza |
Debitori in mala fede | Se hanno occultato informazioni, beni o agito con dolo |
📋 Tabella riepilogativa: chi può chiedere l’esdebitazione?
Requisito | È necessario? |
---|---|
Persona fisica non soggetta a fallimento | ✅ Sì |
Conclusione di una procedura di sovraindebitamento | ✅ Sì |
Comportamento trasparente e collaborativo | ✅ Sì |
Nessuna esdebitazione concessa nei 5 anni precedenti | ✅ Sì (salvo eccezioni) |
Assenza di condanne per reati economici gravi | ✅ Sì |
Meritevolezza del debitore | ✅ Sì |
Per esdebitazione incapiente: nessun reddito o patrimonio | ✅ Sì |
🎯 In conclusione
L’esdebitazione è uno strumento straordinario, ma riservato a chi dimostra di voler ripartire in modo serio e responsabile. Non è un regalo, ma un beneficio che premia chi affronta la crisi con trasparenza, coraggio e collaborazione. Che tu sia un consumatore schiacciato dai finanziamenti, un lavoratore autonomo soffocato dai contributi o un pensionato assediato dalle cartelle esattoriali, puoi accedere all’esdebitazione se rientri nei requisiti previsti dalla legge.
L’Avvocato Giuseppe Monardo, fiduciario di un OCC e tra i maggiori esperti nazionali di procedure per sovraindebitamento, ti aiuta a verificare se hai diritto all’esdebitazione, prepara la documentazione, redige il piano e ti segue davanti al giudice. Se il tuo obiettivo è uscire dai debiti una volta per tutte, il momento di agire è adesso. Ma con le regole giuste. E con il professionista giusto al tuo fianco.
Chi può chiedere l’esdebitazione secondo la legge?
Secondo l’art. 282 e seguenti del D.Lgs. 14/2019, può chiedere l’esdebitazione chi:
- Ha concluso una procedura di sovraindebitamento
- È un soggetto non fallibile
- Ha agito in buona fede
- Si trova in una situazione economica tale da non poter pagare i debiti residui
La domanda può essere presentata una volta ogni 7 anni, salvo casi particolari.
Quali soggetti sono ammessi alla richiesta di esdebitazione?
Chi può chiedere l’esdebitazione? È una domanda centrale per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento e desidera liberarsi in modo legale e definitivo dai propri debiti. L’esdebitazione, prevista dalla Legge 3/2012 e regolata in modo più ampio e dettagliato dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), aggiornato nel 2025, è l’istituto che permette di cancellare i debiti residui che non si riescono a pagare, dopo aver seguito una delle procedure previste dalla legge. Ma attenzione: non tutti possono accedervi, e non in qualunque momento. Esistono requisiti precisi legati al tipo di soggetto, alla condizione economica, alla condotta e al percorso seguito.
Vediamo in modo dettagliato chi può chiedere l’esdebitazione e in quali condizioni.
✅ 1. Persone fisiche non fallibili
L’esdebitazione può essere richiesta solo dalle persone fisiche, ossia da soggetti che non sono soggetti a fallimento o, oggi, alla liquidazione giudiziale. In pratica, possono accedervi:
- Consumatori (lavoratori dipendenti, disoccupati, pensionati, studenti)
- Professionisti e lavoratori autonomi (avvocati, medici, artigiani, commercianti)
- Imprenditori individuali sotto soglia (ditte individuali e imprese minori)
- Imprenditori agricoli
- Soci di società che non siano personalmente fallibili
- Associazioni, fondazioni e enti non commerciali (in alcuni casi, se ammessi al sovraindebitamento)
Non possono invece chiedere l’esdebitazione le società fallibili (es. SRL, SPA, grandi imprese) e gli imprenditori che hanno superato almeno due dei seguenti limiti negli ultimi 3 esercizi:
- Attivo patrimoniale superiore a € 300.000
- Ricavi lordi superiori a € 200.000
- Debiti superiori a € 500.000
✅ 2. Debitori che hanno concluso una procedura di sovraindebitamento
La legge stabilisce che l’esdebitazione può essere concessa solo al termine di una procedura regolarmente omologata o completata. Le procedure previste sono:
- Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
- Concordato minore
- Liquidazione controllata del patrimonio
- Esdebitazione del debitore incapiente (procedura speciale, senza pagamento)
In ognuna di queste procedure, al termine, il debitore può chiedere che gli vengano cancellati i debiti rimasti non pagati, purché abbia agito in buona fede e rispettato le regole.
✅ 3. Debitori meritevoli e collaborativi
L’esdebitazione non è automatica: anche se il debitore ha completato la procedura, il giudice verifica la “meritevolezza”, cioè:
- Che il debitore non abbia agito con dolo o colpa grave
- Che non abbia occultato beni o redditi
- Che non abbia contratto debiti in modo irresponsabile o fraudolento
- Che abbia collaborato con l’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) e con il Tribunale, fornendo tutte le informazioni richieste
Chi non rispetta questi criteri non può ottenere l’esdebitazione, anche se la procedura formale è stata portata a termine.
✅ 4. Debitori che non hanno già ottenuto un’esdebitazione nei 5 anni precedenti
La legge prevede che non si può ottenere una nuova esdebitazione se ne è stata già concessa un’altra negli ultimi 5 anni. Questo vale per qualsiasi tipo di esdebitazione (consumatore, liquidazione, incapiente). È un limite pensato per evitare abusi e garantire che il beneficio sia un’occasione di rinascita, non uno strumento ciclico.
Esistono eccezioni solo in casi straordinari, e sempre sotto controllo del giudice.
✅ 5. Debitori incapienti
La legge prevede anche una specifica forma di esdebitazione per chi non ha nulla, nemmeno da mettere in liquidazione. È l’esdebitazione dell’incapiente, pensata per chi:
- Non ha beni mobili o immobili
- Non ha redditi sufficienti nemmeno a proporre una minima rateizzazione
- Non può accedere ad altre procedure
In questo caso l’esdebitazione può essere chiesta subito, senza passare per la liquidazione, ma a condizione di essere totalmente trasparente e in buona fede. Il debitore dovrà, nei 4 anni successivi al decreto, comunicare qualsiasi sopravvenienza patrimoniale, pena la revoca del beneficio.
❌ Chi non può chiedere l’esdebitazione?
Categoria | Perché è esclusa |
---|---|
Società di capitali fallibili | Devono accedere alla liquidazione giudiziale |
Imprenditori sopra soglia | Se superano i limiti previsti per attivo, ricavi o debiti |
Debitori con condanne per reati gravi | Bancarotta, evasione fiscale, truffa, frodi accertate con sentenza |
Debitori già esdebitati negli ultimi 5 anni | Non si può ottenere due volte il beneficio a breve distanza |
Debitori in mala fede | Se hanno occultato informazioni, beni o agito con dolo |
📋 Tabella riepilogativa: chi può chiedere l’esdebitazione?
Requisito | È necessario? |
---|---|
Persona fisica non soggetta a fallimento | ✅ Sì |
Conclusione di una procedura di sovraindebitamento | ✅ Sì |
Comportamento trasparente e collaborativo | ✅ Sì |
Nessuna esdebitazione concessa nei 5 anni precedenti | ✅ Sì (salvo eccezioni) |
Assenza di condanne per reati economici gravi | ✅ Sì |
Meritevolezza del debitore | ✅ Sì |
Per esdebitazione incapiente: nessun reddito o patrimonio | ✅ Sì |
🎯 In conclusione
L’esdebitazione è uno strumento straordinario, ma riservato a chi dimostra di voler ripartire in modo serio e responsabile. Non è un regalo, ma un beneficio che premia chi affronta la crisi con trasparenza, coraggio e collaborazione. Che tu sia un consumatore schiacciato dai finanziamenti, un lavoratore autonomo soffocato dai contributi o un pensionato assediato dalle cartelle esattoriali, puoi accedere all’esdebitazione se rientri nei requisiti previsti dalla legge.
Chi non può chiedere l’esdebitazione?
Chi non può chiedere l’esdebitazione? È una domanda fondamentale per chi si trova in una condizione di sovraindebitamento e cerca una via legale per cancellare i propri debiti. La risposta è tanto importante quanto delicata, perché l’esdebitazione – prevista dalla Legge 3/2012, riformata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019) e aggiornata nel 2025 – non è un diritto universale. È un beneficio concesso dal giudice solo a chi rispetta precise condizioni soggettive, economiche e comportamentali. Di conseguenza, esiste un elenco ben definito di soggetti che sono esclusi dalla possibilità di ottenerla.
Vediamo nel dettaglio e in modo chiaro chi non può – per legge o per condotta – accedere all’esdebitazione, nemmeno attraverso la procedura dell’incapiente.
❌ 1. Le società fallibili e gli imprenditori sopra soglia
Le società di capitali (SRL, SPA, SAPA) e gli imprenditori individuali di dimensioni rilevanti non possono ottenere l’esdebitazione, perché non rientrano nel perimetro delle procedure di sovraindebitamento. In particolare, sono esclusi tutti coloro che superano almeno due di questi tre limiti nei tre esercizi precedenti:
- Totale attivo patrimoniale > € 300.000
- Ricavi lordi annui > € 200.000
- Debiti complessivi > € 500.000
👉 Per questi soggetti, la via corretta non è l’esdebitazione, ma la liquidazione giudiziale (ex fallimento), che segue un’altra disciplina.
❌ 2. I soggetti con precedenti esdebitazioni recenti
La legge prevede che non si possa ottenere l’esdebitazione se se ne è già beneficiato nei 5 anni precedenti. Questo divieto serve ad evitare abusi e a garantire che l’esdebitazione sia un beneficio straordinario e non ripetibile con frequenza.
👉 Sono esclusi anche coloro che hanno ottenuto una esdebitazione dell’incapiente nei 5 anni, salvo nuove sopravvenienze straordinarie ben documentate e indipendenti dalla volontà del debitore.
❌ 3. Chi ha subito condanne penali per reati gravi
Sono esclusi dalla possibilità di ottenere l’esdebitazione tutti i soggetti condannati, con sentenza definitiva, per reati di natura economica o patrimoniale, tra cui:
- Bancarotta fraudolenta
- Riciclaggio e autoriciclaggio
- Truffa aggravata ai danni dello Stato
- Evasione fiscale aggravata
- Emissione di fatture per operazioni inesistenti
- Dichiarazione fraudolenta o omessa
- Falsità documentale a fini economici
👉 Il giudice, in questi casi, non può concedere l’esdebitazione, anche se la procedura è stata completata o l’OCC si è espresso favorevolmente.
❌ 4. Chi ha agito in malafede o ha tenuto una condotta scorretta
Un altro grande ostacolo è la mancanza di meritevolezza. L’esdebitazione è riservata a chi ha agito con trasparenza, correttezza e collaborazione durante l’intera procedura. È escluso chi:
- Ha nascosto beni, redditi o debiti
- Ha falsificato documenti
- Ha favorito un creditore a scapito degli altri
- Ha simulato vendite o donazioni
- Ha omesso informazioni rilevanti
- Ha sperperato denaro consapevolmente prima della procedura
👉 Anche in assenza di una condanna penale, la sola scorrettezza nella gestione della crisi può bloccare l’accesso all’esdebitazione.
❌ 5. Chi ha ancora debiti espressamente non esdebitabili
Anche chi rientra nei soggetti ammessi può vedersi negare l’esdebitazione per alcuni debiti specifici, che la legge esclude tassativamente da ogni tipo di procedura. Non si possono cancellare:
- Debiti per alimenti (mantenimento di figli o coniuge)
- Debiti da responsabilità extracontrattuale per fatto illecito (es. risarcimenti per lesioni o incidenti)
- Sanzioni penali e amministrative di natura penale (ammende, pene pecuniarie)
- Debiti fiscali collegati a reati tributari, se vi è condanna definitiva
👉 Anche se la procedura va a buon fine, questi debiti restano comunque dovuti. Chi ha solo questo tipo di debiti non può presentare l’istanza.
📋 Tabella riepilogativa – Chi non può chiedere l’esdebitazione
Categoria esclusa | Motivazione |
---|---|
Società di capitali fallibili (SRL, SPA, ecc.) | Devono seguire la procedura di liquidazione giudiziale |
Imprenditori sopra soglia | Se superano due dei tre limiti patrimoniali previsti dalla legge |
Debitori già esdebitati nei 5 anni precedenti | La legge non consente più esdebitazioni ravvicinate |
Condannati per reati economico-finanziari gravi | Sono esclusi per legge, anche se la condanna è avvenuta dopo la domanda |
Debitori in mala fede o con condotta fraudolenta | Mancanza di trasparenza, collaboratività o correttezza |
Debitori con solo debiti non esdebitabili | Se i debiti residui sono alimentari, penali o extracontrattuali, non si procede |
In conclusione
L’esdebitazione è un’opportunità reale e potente, ma non è per tutti. È riservata a chi ha contratto debiti per cause oggettive, ha agito in modo corretto e non ha mai approfittato del sistema. Chi rientra nelle categorie escluse non può accedere alla procedura, e deve trovare altre soluzioni (negoziazione privata, liquidazione giudiziale, transazioni extragiudiziali).
È necessario aver fatto una procedura per poter chiedere l’esdebitazione?
È necessario aver fatto una procedura per poter chiedere l’esdebitazione? Sì, nella maggior parte dei casi la legge richiede che il debitore abbia prima seguito una procedura di sovraindebitamento per poter accedere all’esdebitazione, cioè alla cancellazione dei debiti non pagati. Lo prevede espressamente il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), aggiornato nel 2025, che disciplina tutte le forme di esdebitazione, dai percorsi classici (piano del consumatore, concordato minore, liquidazione controllata) fino alla procedura speciale per i soggetti totalmente privi di risorse (l’incapiente).
✅ Esdebitazione “ordinaria”: sì, è necessaria una procedura
Chi desidera ottenere l’esdebitazione dopo una situazione di sovraindebitamento deve obbligatoriamente aver concluso una delle seguenti procedure previste dalla legge:
- Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
(per persone fisiche che non svolgono attività imprenditoriale abituale) - Concordato minore
(per piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi) - Liquidazione controllata del patrimonio
(per tutti coloro che hanno beni o redditi da offrire ai creditori)
👉 Solo dopo aver completato una di queste procedure, e se sono rispettati i requisiti di meritevolezza e correttezza, il giudice può emettere il decreto di esdebitazione, con cui tutti i debiti residui vengono cancellati.
❗ Ma c’è un’eccezione importantissima: l’esdebitazione dell’incapiente
Esiste un’unica forma di esdebitazione che non richiede il preventivo svolgimento di una procedura completa, ed è l’esdebitazione del debitore incapiente, introdotta proprio per tutelare chi è talmente in difficoltà da non poter accedere nemmeno agli altri percorsi.
Può chiedere direttamente l’esdebitazione incapiente chi:
- Non possiede beni mobili o immobili
- Non percepisce redditi sufficienti a garantire un minimo rimborso
- Non può proporre un piano o una liquidazione controllata
- È in buona fede e non ha aggravato la propria posizione con dolo o colpa grave
👉 In questo caso, non serve aver fatto un piano o una liquidazione. La legge consente di accedere direttamente alla cancellazione dei debiti, purché si dimostri che non esiste alcuna possibilità di pagamento.
🔍 Cosa verifica il giudice per concedere l’esdebitazione?
Che si tratti di una procedura ordinaria o dell’esdebitazione incapiente, il giudice non si limita a verificare che ci sia stata una procedura: valuta anche:
- Se il debitore ha agito con buona fede e trasparenza
- Se ha collaborato pienamente con l’OCC e fornito la documentazione corretta
- Se ha rispettato le condizioni del piano (nei casi ordinari)
- Se non ha nascosto beni, favorito alcuni creditori o simulato situazioni
👉 L’esdebitazione non è mai automatica, neppure dopo una procedura regolarmente omologata.
📋 Tabella riepilogativa
Tipologia di esdebitazione | Serve una procedura prima? | Requisiti principali |
---|---|---|
Piano del consumatore | ✅ Sì | Meritevolezza, piano approvato, completamento regolare |
Concordato minore | ✅ Sì | Piccola attività, rispetto piano, collaborazione |
Liquidazione controllata del patrimonio | ✅ Sì | Liquidazione beni o redditi, buona fede, correttezza procedurale |
Esdebitazione dell’incapiente | ❌ No | Nessun bene/reddito, meritevolezza, impossibilità oggettiva di pagare |
🎯 In conclusione
Sì, nella regola generale serve aver fatto una procedura per chiedere l’esdebitazione. È un passaggio fondamentale per dimostrare al giudice di aver fatto tutto il possibile per risanare la propria posizione. Solo in casi di estrema povertà e totale incapacità economica, è possibile ottenere l’esdebitazione diretta, senza piano né liquidazione, tramite l’istituto dell’incapiente.
L’Avvocato Giuseppe Monardo, fiduciario di un OCC e tra i maggiori esperti in materia, ti aiuta a capire quale procedura è adatta a te, se puoi ottenere l’esdebitazione e come presentare la domanda in modo corretto. Se hai debiti e pensi che non ci sia via d’uscita, sappi che la legge ti offre un’occasione. Ma va costruita con competenza, passo dopo passo.
Cosa serve per ottenere l’esdebitazione?
Cosa serve per ottenere l’esdebitazione? È la domanda più importante per chi si trova sommerso dai debiti e vuole sapere, con chiarezza, quali passaggi seguire e quali requisiti rispettare per ottenere dalla legge la cancellazione definitiva dei propri debiti non pagati. L’esdebitazione è il traguardo finale delle procedure di sovraindebitamento, regolata dalla Legge 3/2012 e riformata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), aggiornato nel 2025. Ma attenzione: non si ottiene da sola. Serve un percorso preciso, documentato e rigoroso.
Ecco, in modo dettagliato e passo dopo passo, cosa serve per arrivare davvero all’esdebitazione.
✅ 1. Essere una persona fisica non fallibile
L’esdebitazione è riservata a soggetti non fallibili, cioè:
- Consumatori (dipendenti, disoccupati, pensionati)
- Professionisti e lavoratori autonomi
- Piccoli imprenditori individuali (che non superano i limiti dimensionali)
- Imprenditori agricoli
- Persone fisiche socie di società
- Debitori incapienti (senza beni e reddito)
👉 Le società di capitali (SRL, SPA) e gli imprenditori con grandi volumi non possono ottenere l’esdebitazione: per loro esiste la liquidazione giudiziale.
✅ 2. Avere debiti non sostenibili e trovarsi in sovraindebitamento
Il presupposto di base è la condizione di sovraindebitamento, cioè l’impossibilità non temporanea di far fronte ai propri debiti con i mezzi ordinari. È la situazione tipica di chi:
- Ha perso il lavoro o ridotto il reddito
- È malato o invalido
- Ha debiti accumulati per tasse, mutui, carte, bollette
- È stato travolto dal fallimento di un’attività o da eventi esterni
👉 Non serve essere nullatenenti, ma bisogna dimostrare che non si riesce più a pagare tutto.
✅ 3. Seguire una delle procedure previste dalla legge
Nella maggior parte dei casi, per ottenere l’esdebitazione bisogna prima concludere una procedura di sovraindebitamento, tra:
- Piano di ristrutturazione del consumatore
- Concordato minore
- Liquidazione controllata del patrimonio
Queste procedure si presentano tramite un OCC (Organismo di Composizione della Crisi) e vengono esaminate dal Tribunale. Solo dopo la loro approvazione e svolgimento, si può chiedere l’esdebitazione per i debiti residui non pagati.
👉 Eccezione: se sei totalmente privo di reddito e beni, puoi accedere direttamente all’esdebitazione dell’incapiente, senza passare da un piano o liquidazione.
✅ 4. Avere agito in buona fede
La buona fede è il requisito più delicato. Per ottenere l’esdebitazione devi aver agito correttamente, prima e durante la procedura. Il giudice valuta se:
- Hai collaborato con l’OCC
- Hai fornito tutti i documenti richiesti
- Non hai nascosto beni o entrate
- Non hai contratto i debiti in modo fraudolento o irresponsabile
- Non hai favorito alcuni creditori a discapito di altri
👉 Chi ha agito con dolo, simulazioni o comportamenti scorretti perde il diritto all’esdebitazione.
✅ 5. Dimostrare la propria situazione economica in modo completo
Per ottenere l’esdebitazione, devi presentare:
- Elenco di tutti i debiti con nomi dei creditori e importi
- Documentazione dei redditi (buste paga, pensioni, ISEE, sussidi)
- Situazione patrimoniale (immobili, veicoli, conti, eventuali polizze)
- Spese mensili e carichi familiari
- Eventuali tentativi fatti per risolvere il debito (rateizzazioni, accordi)
👉 La trasparenza è fondamentale: ogni omissione può bloccare tutto.
✅ 6. Attendere il provvedimento del giudice
Una volta completata la procedura e presentata la documentazione, il Tribunale valuta la tua domanda di esdebitazione. Il giudice:
- Legge la relazione dell’OCC
- Verifica la tua meritevolezza
- Controlla l’esito della procedura
- Può convocare un’udienza oppure decidere direttamente
- Emette un decreto di esdebitazione
👉 Dal momento del decreto, tutti i tuoi debiti residui vengono cancellati, tranne quelli non esdebitabili per legge (es. alimenti, sanzioni penali, risarcimenti da danno illecito).
📋 Tabella riepilogativa – Cosa serve per ottenere l’esdebitazione?
Cosa serve? | Dettagli essenziali |
---|---|
Essere una persona fisica non fallibile | Consumatori, autonomi, piccoli imprenditori, incapienti |
Trovarsi in stato di sovraindebitamento | Debiti non sostenibili rispetto a redditi e patrimonio |
Concludere una procedura di sovraindebitamento | Piano, concordato o liquidazione (salvo esdebitazione incapiente) |
Aver agito in buona fede | Niente dolo, frodi o comportamenti scorretti |
Presentare documentazione completa | Debiti, redditi, beni, spese, situazione familiare |
Avere il decreto del giudice | Emesso dopo istruttoria positiva e valutazione della meritevolezza |
🎯 In conclusione
Per ottenere l’esdebitazione non basta dire “non ho più nulla da pagare”: serve un percorso chiaro, corretto, verificabile e seguito secondo le regole. Chi si muove con trasparenza, documentazione e l’aiuto di un esperto può davvero liberarsi dei debiti in modo definitivo. Ma chi improvvisa, nasconde, ritarda o complica il procedimento rischia di perdere tutto.
L’Avvocato Giuseppe Monardo, fiduciario di un OCC e tra i principali esperti italiani in esdebitazione, ti aiuta a capire se puoi accedere, quale procedura seguire, come preparare la domanda e quali documenti allegare. Ti guida passo dopo passo fino al decreto di cancellazione dei tuoi debiti. Perché la libertà finanziaria si conquista. Ma solo se la chiedi nel modo giusto.
E se non ho nulla da offrire ai creditori?
Se non hai beni né reddito utile, puoi chiedere l’esdebitazione dell’incapiente, prevista dall’art. 283 del Codice della Crisi.
Requisiti:
- Assenza totale di beni o reddito
- Buona fede
- Nessun comportamento fraudolento
- Impossibilità di avviare una normale procedura
Attenzione: se entro 4 anni ricevi un’eredità, una vincita o una somma importante, dovrai comunicarlo, altrimenti rischi la revoca del beneficio.
Come può aiutarti Studio Monardo
L’Avv. Giuseppe Monardo è uno dei maggiori esperti in Italia nelle procedure di sovraindebitamento e nelle richieste di esdebitazione.
È:
- Gestore della Crisi da Sovraindebitamento riconosciuto dal Ministero della Giustizia
- Professionista fiduciario di un OCC
- Coordinatore di avvocati e commercialisti specializzati in diritto bancario e tributario a livello nazionale
Cosa può fare per te:
- Verificare se puoi accedere all’esdebitazione
- Presentare correttamente la domanda
- Seguire tutta la procedura in tribunale
- Difenderti da eventuali opposizioni dei creditori
- Evitare errori che potrebbero portare al rigetto
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