Come Difendersi Dall’Ipoteca E Dalla Riscossione Esattoriale

Ricevere un’ipoteca o un atto di riscossione esattoriale può rappresentare un momento di grande preoccupazione per chi si trova in difficoltà economiche. Questi atti costituiscono un ulteriore passo nel procedimento di esecuzione forzata, e vengono notificati al debitore per comunicare l’intenzione di recuperare i crediti vantati da enti pubblici o creditori privati. È importante comprendere che l’ipoteca può riguardare sia beni immobili sia beni mobili registrati, mentre la riscossione esattoriale può derivare da debiti fiscali, contributivi o amministrativi.

Ignorare un’ipoteca o un atto di riscossione esattoriale può portare a conseguenze gravi e irreversibili, come l’espropriazione forzata dei beni immobili, la vendita coattiva o addirittura la perdita del patrimonio personale. Tuttavia, esistono strumenti giuridici specifici che consentono di sospendere o annullare l’efficacia di tali atti, purché si agisca in maniera tempestiva e appropriata. La legge prevede diversi percorsi da intraprendere, ognuno dei quali richiede attenzione e competenza.

In questo articolo esploreremo in dettaglio tutte le modalità per difendersi dall’ipoteca e dalla riscossione esattoriale, analizzando le normative vigenti fino al 2025 e fornendo esempi pratici per chiarire ogni aspetto. Approfondiremo sia i rimedi giudiziali, come i ricorsi e le opposizioni, sia le soluzioni extragiudiziali che permettono di rinegoziare il debito, accedere a procedure di composizione della crisi o ottenere la cancellazione del debito. Inoltre, parleremo della possibilità di ottenere l’esdebitazione prevista per i debitori incapienti nell’ambito della Legge sul Sovraindebitamento e del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019).

A fronte di una situazione così delicata e complessa, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti in materia di diritto bancario, tributario e civile, capaci di guidare il debitore nel percorso più adatto alla propria situazione e di individuare la soluzione più efficace per proteggere il proprio patrimonio. L’avvocato Monardo e il suo team di esperti offrono un’assistenza personalizzata e approfondita per aiutare a risolvere questo genere di problematiche, prestando particolare attenzione alla fase preliminare di analisi della documentazione, all’individuazione delle criticità e alla preparazione delle eventuali azioni giudiziali o accordi extragiudiziali da intraprendere. Inoltre, il team è in grado di valutare la possibilità di rinegoziare i debiti con i creditori e di individuare le migliori strategie per annullare o sospendere efficacemente ogni procedura esecutiva avviata.

Come Difendersi Dall’ipoteca E Dalla Riscossione Esattoriale Tutto Dettagliato

Quando un contribuente accumula debiti fiscali non saldati, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può attivare una serie di misure esecutive, tra cui l’ipoteca sugli immobili e le azioni di riscossione esattoriale. Si tratta di strumenti giuridici molto invasivi, ma la legge prevede anche precisi diritti di difesa. Conoscere i limiti, le tempistiche e i rimedi previsti è fondamentale per proteggere il proprio patrimonio.

Cos’è l’Ipoteca Esattoriale

L’ipoteca esattoriale è una garanzia reale che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può iscrivere su un immobile del debitore a tutela di un credito tributario non pagato. Può essere iscritta solo se il debito supera i 5.000 euro e previo preavviso di almeno 30 giorni.

L’iscrizione dell’ipoteca non equivale al pignoramento ma è un atto preliminare. Tuttavia, in caso di mancato pagamento, può essere il preludio alla vendita forzata del bene.

Cos’è la Riscossione Esattoriale

Con questo termine si indica l’insieme delle azioni che l’agente della riscossione può compiere per recuperare i crediti fiscali:

  • Pignoramento di conti correnti;
  • Pignoramento dello stipendio o pensione;
  • Fermo amministrativo dei veicoli;
  • Iscrizione di ipoteca su immobili;
  • Sequestro di beni mobili;
  • Vendita forzata degli immobili.

Come Difendersi dall’Ipoteca

  1. Verificare la regolarità dell’atto
    • L’Agenzia è obbligata a notificare un preavviso di iscrizione ipotecaria almeno 30 giorni prima.
    • Se manca questo atto o non è stato correttamente notificato, l’ipoteca può essere annullata.
  2. Controllare l’importo del debito
    • Non è legittima l’iscrizione per debiti inferiori a 5.000 euro.
    • In caso di più cartelle cumulate, è necessario verificare che ogni singola iscrizione rispetti i limiti.
  3. Impugnare l’atto di iscrizione
    • Entro 60 giorni dalla notifica dell’ipoteca, si può proporre ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria.
    • È possibile chiedere la sospensione dell’atto in caso di gravi motivi.
  4. Richiedere la cancellazione dell’ipoteca
    • Pagando integralmente il debito o con un saldo e stralcio concordato, è possibile ottenere la cancellazione.
    • In caso di rateizzazione accettata, la riscossione è sospesa e l’ipoteca può essere cancellata su richiesta.

Come Difendersi dalla Riscossione Esattoriale

  1. Chiedere la Rateizzazione
    • È possibile dilazionare il debito fino a 72 o 120 rate mensili.
    • Presentare domanda prima dell’avvio di esecuzioni può bloccare fermi, pignoramenti e iscrizioni ipotecarie.
  2. Impugnare gli atti della riscossione
    • Cartelle, intimazioni di pagamento, atti di pignoramento o fermi possono essere impugnati per:
      • Prescrizione del credito;
      • Vizi di notifica;
      • Doppie imposizioni o errori materiali.
  3. Opporsi alle esecuzioni già avviate
    • In caso di pignoramento già in corso, si può proporre opposizione all’esecuzione per contestare la legittimità del titolo.
  4. Valutare la Legge Salva Debiti (sovraindebitamento)
    • Se il debito è troppo elevato e non sostenibile, è possibile attivare una procedura giudiziale che blocca tutte le azioni esecutive e cancella i debiti.

Tabella Riepilogativa – Difese Possibili

Misura EsattorialeStrumento di DifesaEffetto
Ipoteca su immobileRicorso per vizi, soglia debito, notificaAnnullamento o sospensione
Fermo autoRicorso entro 60 giorniAnnullamento del fermo
Pignoramento stipendioOpposizione all’esecuzioneVerifica legittimità e limiti
Cartella esattorialeRicorso per prescrizione o erroreSospensione e cancellazione
Intimazione di pagamentoOpposizione giudizialeBlocco del procedimento
Debito troppo elevatoProcedura di sovraindebitamentoSospensione e esdebitazione

Conclusione

Difendersi dall’ipoteca e dalla riscossione esattoriale è possibile e spesso necessario per evitare danni patrimoniali irreparabili. I contribuenti devono conoscere i propri diritti e attivarsi entro i termini previsti, agendo attraverso ricorsi formali, istanze di rateizzazione o percorsi giudiziari più ampi come il sovraindebitamento. Un supporto professionale tempestivo è essenziale per tutelarsi efficacemente.

Come Sospendere Un’Ipoteca o Un Atto di Riscossione Esattoriale

Ricevere un’ipoteca o un atto di riscossione esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione o di un creditore privato è un momento critico e delicato che precede l’esecuzione forzata, un procedimento che può compromettere gravemente il patrimonio e la stabilità economica del debitore. Questi atti rappresentano un segnale d’allarme che non può essere ignorato, poiché una mancata reazione tempestiva può portare a conseguenze devastanti come il pignoramento di beni immobili, la vendita coattiva, l’espropriazione di conti correnti bancari o addirittura l’acquisizione forzata di altri beni mobili e immobili. È essenziale capire che ogni tipo di atto esecutivo può avere conseguenze diverse e che è necessario individuare rapidamente la strategia più efficace per bloccarne gli effetti negativi.

Tuttavia, è fondamentale sapere che, in alcuni casi, è possibile sospendere o bloccare gli effetti di tali atti, evitando che si trasformino in procedimenti esecutivi irreversibili. La sospensione può essere ottenuta attraverso diverse modalità, tra cui percorsi amministrativi, ricorsi giudiziari o mediante strumenti alternativi di negoziazione e risoluzione stragiudiziale. Ogni procedura richiede però la massima attenzione e una preparazione accurata, nonché la capacità di dimostrare l’esistenza di validi motivi per richiedere la sospensione.

L’azione tempestiva è un fattore decisivo: trascurare anche un singolo passaggio procedurale può compromettere seriamente la possibilità di ottenere la sospensione o l’annullamento degli atti esecutivi. È per questo motivo che è consigliabile avvalersi della consulenza di un professionista esperto, in grado di orientare il debitore nelle scelte da compiere e di valutare ogni possibile opzione per tutelare il proprio patrimonio.

Vediamo ora nel dettaglio come agire, analizzando i principali strumenti a disposizione del debitore per proteggere il proprio patrimonio e prevenire conseguenze irreparabili. Verranno illustrati sia i procedimenti giudiziali che le alternative stragiudiziali, per fornire una panoramica completa e dettagliata delle possibili azioni da intraprendere.

1. Richiesta di Sospensione in Autotutela

  • Il contribuente può inviare un’istanza motivata di sospensione amministrativa se ritiene che:
    • L’ipoteca o il debito sia già stato pagato, completamente o parzialmente, ma non risulti correttamente registrato negli archivi dell’ente creditore. È fondamentale, quindi, fornire prova concreta del pagamento, come ricevute, bonifici bancari o qualsiasi altro documento utile a dimostrare l’avvenuto saldo del debito. Inoltre, la richiesta di sospensione deve contenere anche una dettagliata spiegazione delle circostanze che hanno portato all’errore e l’indicazione precisa degli atti esecutivi che si intende sospendere.
    • Ci siano errori di calcolo o di notifica, come ad esempio inesattezze nei conteggi degli importi dovuti, applicazione errata degli interessi di mora, o problemi relativi alla modalità e al contenuto della notifica stessa. Tali errori possono derivare da comunicazioni inviate all’indirizzo sbagliato, vizi formali nei documenti notificati, oppure errori materiali commessi durante la redazione degli atti. È fondamentale, pertanto, esaminare con attenzione ogni singolo dettaglio per individuare eventuali anomalie procedurali o discrepanze contabili.
    • La cartella sia prescritta o riferita a soggetti diversi, ovvero quando viene notificata ad un individuo o ad un’azienda che non è effettivamente responsabile del debito in questione. Questo può accadere a causa di errori anagrafici, di omonimie o di situazioni in cui il credito viene richiesto a una persona che ha già estinto il debito o che non risulta mai essere stata obbligata a pagarlo. È essenziale fornire prove documentali di tali errori per garantire la sospensione immediata degli atti esecutivi e richiedere eventualmente l’annullamento definitivo della cartella esattoriale.
  • La richiesta va presentata con allegati tutti i documenti che provano l’irregolarità, corredati da una relazione dettagliata che spieghi chiaramente le ragioni per cui si ritiene l’atto nullo o inesatto. È fondamentale includere ogni elemento utile a dimostrare la fondatezza della richiesta di sospensione: ricevute di pagamento, corrispondenza intercorsa con l’ente creditore, estratti conto, documenti identificativi e qualsiasi prova scritta che confermi l’errore o l’irregolarità riscontrata. La preparazione accurata della documentazione è un passaggio essenziale per garantire che la richiesta venga presa in considerazione dalle autorità competenti e per ottenere una sospensione tempestiva ed efficace.
  • Se l’istanza viene accolta, l’Agenzia delle Entrate Riscossione è tenuta a bloccare immediatamente le azioni esecutive, comprese tutte le forme di pignoramento già avviate o in corso di pianificazione. Questo significa che qualsiasi procedura volta al recupero coattivo dei beni del debitore viene interrotta, e il patrimonio del soggetto in questione rimane protetto fino a quando non verrà accertata definitivamente la legittimità dell’azione esecutiva. È importante sottolineare che tale sospensione è spesso temporanea e può essere revocata qualora non vengano presentate ulteriori prove a sostegno della richiesta o se l’ente creditore dimostri la fondatezza della propria azione.

2. Ricorso Giudiziario con Istanza Cautelare di Sospensione

  • Se il debito o l’ipoteca è contestabile sul piano legale (ad esempio, per motivi quali la prescrizione del credito, vizi formali nella notifica o nella redazione dell’atto, mancanza del titolo esecutivo, errori nel calcolo degli importi richiesti, oppure eccessi di pretesa rispetto ai reali obblighi contrattuali), è possibile presentare ricorso al giudice competente. Il ricorso deve essere fondato su argomentazioni solide e documentate, che dimostrino l’illegittimità o l’inesattezza delle pretese avanzate dal creditore. È fondamentale raccogliere ogni prova utile a sostenere la propria tesi, come documenti contabili, comunicazioni intercorse con il creditore, contratti originari o documenti attestanti il pagamento già effettuato. In aggiunta, l’assistenza di un avvocato esperto in diritto esecutivo è spesso necessaria per garantire che il ricorso sia presentato correttamente e in tempi utili per evitare conseguenze dannose.
  • Parallelamente, si può chiedere una sospensione cautelare degli effetti dell’ipoteca o del procedimento esecutivo attraverso un’apposita istanza al giudice competente. Questa richiesta deve essere ben motivata e corredata da prove concrete a sostegno delle ragioni per cui si ritiene che l’azione esecutiva debba essere temporaneamente sospesa. La sospensione cautelare può essere richiesta anche per evitare un pregiudizio grave e irreparabile al patrimonio del debitore, soprattutto quando vi sia il rischio imminente di perdere beni essenziali o di compromettere irrimediabilmente la propria situazione economica. È essenziale che l’istanza sia presentata con urgenza, poiché ogni giorno di ritardo può avere conseguenze disastrose.
  • Il giudice può disporre la sospensione se ritiene fondati i motivi del ricorso e ravvisa un pericolo grave e irreparabile per il debitore, tale da giustificare un intervento urgente per evitare conseguenze dannose. Tale pericolo può essere rappresentato dalla perdita imminente di beni indispensabili per il sostentamento del debitore e della sua famiglia, o da situazioni in cui l’esecuzione forzata comprometterebbe gravemente la stabilità economica e patrimoniale del soggetto. La sospensione, se concessa, ha l’effetto di bloccare immediatamente l’azione esecutiva fino alla definizione completa del procedimento giudiziario.

3. Richiesta di Rateizzazione del Debito

  • Se il debitore riconosce il debito ma non può pagarlo in un’unica soluzione, può chiedere la rateizzazione, un’opportunità importante che consente di suddividere l’importo complessivo dovuto in più rate mensili o trimestrali, rendendo così il debito più sostenibile e compatibile con le proprie disponibilità economiche. La rateizzazione rappresenta una soluzione particolarmente utile per coloro che, pur non contestando la legittimità del debito, si trovano in condizioni economiche difficili e non possono permettersi di saldare l’intero importo in un’unica soluzione. Questo strumento permette non solo di evitare il pignoramento e altre azioni esecutive, ma anche di rinegoziare eventualmente le condizioni di pagamento, garantendo una maggiore flessibilità e tranquillità nel rispettare gli impegni presi.
  • La domanda, se accolta, produce sospensione automatica degli atti esecutivi finché il piano viene rispettato. Questo significa che il debitore, una volta ottenuta l’approvazione del piano di rateizzazione, non è più soggetto a procedure di pignoramento o altre azioni esecutive, purché i pagamenti vengano effettuati regolarmente e secondo i termini stabiliti. Tuttavia, è importante ricordare che il mancato rispetto anche di una sola rata potrebbe comportare l’immediata riattivazione delle procedure esecutive, con conseguenze potenzialmente gravi per il patrimonio del debitore. Per questo motivo, è fondamentale monitorare costantemente i pagamenti e, se necessario, richiedere eventuali modifiche al piano di rateizzazione nel caso in cui sopraggiungano difficoltà economiche impreviste.
  • È possibile ottenere fino a 72 rate ordinarie o 120 rate straordinarie con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, a seconda della gravità della situazione economica del debitore e della sua capacità di far fronte agli impegni finanziari. La rateizzazione straordinaria viene concessa solo quando si dimostra che il debitore si trova in condizioni di comprovata e grave difficoltà economica, tale da rendere impossibile il pagamento attraverso il piano ordinario. Inoltre, durante il periodo di rateizzazione, è possibile richiedere ulteriori dilazioni o modifiche al piano, qualora le condizioni economiche del debitore peggiorino ulteriormente. È fondamentale seguire con attenzione il piano di pagamento concordato, per evitare la decadenza dei benefici e l’immediata ripresa delle azioni esecutive.

4. Attivazione della Procedura di Sovraindebitamento

  • Chi si trova in una situazione di grave difficoltà economica può avviare una procedura ex Legge Salva Debiti, un istituto giuridico pensato specificamente per aiutare i soggetti sovraindebitati a trovare una soluzione sostenibile ai propri problemi finanziari. Tale procedura consente di ottenere la sospensione immediata di tutte le azioni esecutive avviate nei confronti del debitore, garantendo così un periodo di tregua durante il quale è possibile elaborare un piano di rientro o di esdebitazione. Questa possibilità è particolarmente importante per chi, pur essendo in buona fede, si trova in una situazione economica insostenibile a causa di eventi imprevisti come la perdita del lavoro, una grave malattia, o altri fattori che hanno compromesso la propria capacità di far fronte agli impegni finanziari. Inoltre, la procedura consente di ridurre o cancellare il debito attraverso strumenti come il piano del consumatore, la liquidazione controllata o il concordato minore, garantendo un percorso chiaro e disciplinato per recuperare la propria stabilità economica.
  • Una volta depositata la domanda, tutti gli atti esecutivi, comprese le ipoteche e le riscossioni, vengono sospesi per legge in modo immediato e automatico. Questo significa che qualsiasi procedura di pignoramento, espropriazione o vendita coattiva viene bloccata, indipendentemente dallo stato di avanzamento delle azioni esecutive in corso. Tale sospensione offre al debitore una protezione temporanea ma fondamentale, permettendogli di presentare un piano di rientro o di esdebitazione senza dover temere ulteriori aggressioni patrimoniali. È essenziale, tuttavia, agire con rapidità e precisione, assicurandosi che tutta la documentazione necessaria sia completa e correttamente presentata, al fine di garantire l’efficacia della richiesta di sospensione e l’avvio del percorso di risanamento economico previsto dalla Legge Salva Debiti.
  • La procedura consente anche di ridurre o cancellare il debito attraverso il piano del consumatore o la liquidazione controllata, strumenti pensati per offrire un’opportunità concreta di ristabilire l’equilibrio economico del debitore. Il piano del consumatore è rivolto principalmente a soggetti privati con debiti non legati ad attività imprenditoriali, e consente di proporre ai creditori un piano di pagamento sostenibile, eventualmente con riduzioni significative degli importi dovuti. La liquidazione controllata, invece, è uno strumento più complesso che prevede la liquidazione volontaria del patrimonio per estinguere i debiti in misura parziale o totale. Questa soluzione può essere particolarmente indicata nei casi in cui il debitore non sia in grado di proporre un piano di rientro sostenibile, ma disponga di beni da liquidare per soddisfare parzialmente le richieste dei creditori. Entrambi gli strumenti prevedono la possibilità di ottenere l’esdebitazione finale, ovvero la liberazione definitiva dai debiti residui non soddisfatti, garantendo al debitore una vera e propria ripartenza economica.

5. Opposizione agli Atti Esecutivi

  • Se l’ipoteca o l’atto di riscossione presenta vizi evidenti (come la mancanza di requisiti formali essenziali, notifiche irregolari o inesistenti, inesistenza del debito, errori procedurali rilevanti, discrepanze tra l’importo richiesto e quello effettivamente dovuto o situazioni di incompetenza territoriale da parte dell’ente esecutore), è possibile fare opposizione ex art. 615 o 617 c.p.c. Tale opposizione rappresenta uno strumento giuridico essenziale per contestare la legittimità dell’azione esecutiva e ottenere la sospensione temporanea o definitiva degli atti esecutivi, soprattutto quando emergono elementi chiari e documentati che dimostrano l’erroneità delle pretese avanzate dal creditore. L’assistenza di un legale esperto è spesso indispensabile per garantire che l’opposizione sia presentata correttamente e nei tempi stabiliti dalla legge.
  • L’opposizione va proposta entro 20 o 40 giorni dalla notifica, a seconda della tipologia di atto e della complessità della situazione giuridica. È fondamentale rispettare questi termini con estrema precisione, poiché un ricorso presentato fuori tempo massimo rischia di essere dichiarato inammissibile dal giudice competente. Pertanto, è consigliabile procedere con la massima tempestività e con un’adeguata preparazione della documentazione necessaria per sostenere la propria opposizione, allegando ogni prova utile a dimostrare la fondatezza della contestazione e ad ottenere una sospensione immediata degli effetti esecutivi dell’atto impugnato.
  • La proposizione del ricorso può essere accompagnata da istanza di sospensione, un provvedimento cautelare richiesto con l’obiettivo di fermare temporaneamente l’azione esecutiva in attesa della decisione finale. Il giudice valuterà tale richiesta in tempi brevi, considerando la fondatezza degli elementi presentati e l’eventuale rischio di un danno grave e irreparabile per il debitore. Tale procedura è essenziale per evitare che, nel frattempo, vengano avviate o proseguite azioni esecutive che potrebbero compromettere ulteriormente la situazione patrimoniale del debitore.

Soluzioni Extragiudiziali per Sospendere l’Ipoteca e la Riscossione Esattoriale

In alcuni casi, è possibile evitare il ricorso alle vie giudiziarie attraverso accordi extragiudiziali con il creditore. Questi strumenti possono includere:

  • Piani di rientro concordati: Accordi personalizzati tra debitore e creditore per saldare il debito in maniera graduale e sostenibile. Questa modalità prevede la stipula di un accordo scritto che stabilisce chiaramente le condizioni di pagamento, compresi gli importi delle rate, le scadenze e gli eventuali interessi applicati. Inoltre, tali piani possono prevedere la rinegoziazione dei termini in caso di peggioramento della situazione economica del debitore, garantendo una maggiore flessibilità nella gestione del debito. È un’opzione particolarmente utile per evitare il ricorso alle vie giudiziarie e risolvere la questione in maniera pacifica e vantaggiosa per entrambe le parti.
  • Rinegoziazione delle condizioni di pagamento: Revisione degli accordi esistenti per renderli più sostenibili. Questa procedura prevede la possibilità di ridiscutere i termini del pagamento con il creditore, cercando di ottenere condizioni più favorevoli come una riduzione degli importi mensili da versare, un allungamento dei tempi di pagamento o la sospensione temporanea delle scadenze in caso di difficoltà economiche gravi. Inoltre, in alcuni casi è possibile ottenere la riduzione degli interessi applicati o la revisione delle condizioni contrattuali originarie, rendendo il debito più gestibile e compatibile con le reali possibilità finanziarie del debitore. È una soluzione che richiede disponibilità al dialogo e alla trattativa, ma che può rivelarsi estremamente efficace nel prevenire l’avvio di azioni esecutive e nel garantire un percorso di recupero economico sostenibile.
  • Concordati stragiudiziali: Accordi complessi che possono ridurre l’importo totale del debito o ristrutturare il piano di pagamento in modo adeguato. Questi accordi sono spesso frutto di trattative articolate e richiedono l’intervento di professionisti esperti per garantire che vengano redatti correttamente e rispettino le normative vigenti. Il concordato stragiudiziale può prevedere la rinegoziazione delle condizioni di pagamento, l’estinzione parziale del debito o la sospensione temporanea delle azioni esecutive. Inoltre, è possibile concordare con i creditori una riduzione significativa del debito totale, quando viene dimostrata l’impossibilità oggettiva di adempiere agli obblighi originari. Questa soluzione è particolarmente utile per evitare il ricorso alle vie giudiziarie e risolvere le situazioni di indebitamento in modo rapido ed efficace.

Vuoi difenderti da un’ipoteca dell’Agenzia Entrate Riscossione? Fatti aiutare da Studio Monardo, gli avvocati esperti in cancellazione debiti con il Fisco

L’ipoteca o la riscossione esattoriale non sono un punto di non ritorno, ma piuttosto un problema che può essere affrontato e risolto con gli strumenti giusti. Esistono infatti strumenti concreti e specifici previsti dalla legge per sospendere o bloccare tali atti, sia temporaneamente che definitivamente. È essenziale valutare ogni situazione con attenzione, considerando tutte le possibili alternative e scegliendo l’approccio più idoneo per garantire la protezione del proprio patrimonio e la tutela dei propri diritti.

Affidarsi a un professionista esperto è fondamentale per individuare la strategia più adeguata al proprio caso, comprendere quali strumenti siano effettivamente applicabili e come procedere nel modo più rapido ed efficace possibile. Rivolgersi a uno studio legale competente può fare la differenza tra un’azione tempestiva e risolutiva e un errore procedurale che potrebbe compromettere irrimediabilmente la propria situazione.

Per una consulenza personalizzata e per scoprire come sospendere efficacemente l’ipoteca o la riscossione esattoriale, contatta ora l’Avvocato Monardo e il suo team esperto, pronti a fornire assistenza completa e dedicata nella gestione di ogni problematica legata ai debiti e agli atti esecutivi.

Qui di seguito tutti i contatti del nostro Studio Legale specializzato:

Leggi con attenzione: Se stai affrontando difficoltà con il Fisco e hai bisogno di una rapida valutazione delle tue cartelle esattoriali e dei debiti, non esitare a contattarci. Siamo pronti ad aiutarti immediatamente! Scrivici su WhatsApp al numero 351.3169721 oppure inviaci un’e-mail all’indirizzo info@fattirimborsare.com. Ti ricontatteremo entro un’ora per offrirti supporto immediato.

Informazioni importanti: Studio Monardo e avvocaticartellesattoriali.com operano su tutto il territorio italiano attraverso due modalità.

  1. Consulenza digitale: si svolge esclusivamente tramite contatti telefonici e successiva comunicazione digitale via e-mail o posta elettronica certificata. La prima valutazione, interamente digitale (telefonica), è gratuita, ha una durata di circa 15 minuti e viene effettuata entro un massimo di 72 ore. Consulenze di durata superiore sono a pagamento, calcolate in base alla tariffa oraria di categoria.
  2. Consulenza fisica: è sempre a pagamento, incluso il primo consulto, il cui costo parte da 500€ + IVA, da saldare anticipatamente. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamento presso sedi fisiche specifiche in Italia dedicate alla consulenza iniziale o successiva (quali azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali in partnership, uffici temporanei). Anche in questo caso, sono previste comunicazioni successive tramite e-mail o posta elettronica certificata.

La consulenza fisica, a differenza di quella digitale, viene organizzata a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista personale degli Autori, basato sulla loro esperienza professionale. Non devono essere intese come consulenza tecnica o legale. Per approfondimenti specifici o ulteriori dettagli, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si ricorda che l’articolo fa riferimento al quadro normativo vigente al momento della sua redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono subire modifiche nel tempo. Decliniamo ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in queste pagine.
Si invita a leggere attentamente il disclaimer del sito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Privacy and Consent by My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Torna in alto

Abbiamo Notato Che Stai Leggendo L’Articolo. Desideri Una Prima Consulenza Gratuita A Riguardo? Clicca Qui e Prenotala Subito!