Quando si ha un debito e si vuole trovare un accordo con il creditore per chiuderlo a un importo inferiore, si parla di saldo e stralcio. Questo strumento è particolarmente utile per chi non riesce a far fronte all’intero importo dovuto e cerca una soluzione per evitare azioni legali o pignoramenti. Tuttavia, la domanda principale che molte persone si pongono è: quanto bisogna offrire affinché il creditore accetti?
La risposta dipende da diversi fattori: il tipo di debito, l’anzianità dello stesso, il comportamento del debitore, la situazione economica del creditore e l’esistenza di eventuali garanzie. Inoltre, è essenziale conoscere le normative vigenti, i diritti e i doveri delle parti coinvolte e le strategie più efficaci per ottenere il miglior risultato possibile.
In questo articolo, risponderemo a tutte le domande più comuni sul saldo e stralcio, fornendo dati, riferimenti normativi ed esempi concreti per aiutarti a comprendere come muoverti nel modo più vantaggioso. Approfondiremo anche il tema del sovraindebitamento, che offre ulteriori strumenti legali per risolvere situazioni di grave difficoltà finanziaria.
Se ti trovi in una situazione di difficoltà economica e vuoi sapere quale sia l’offerta giusta da proporre al creditore, continua a leggere.
Qui di seguito tutti gli approfondimenti di Studio Monardo, gli avvocati esperti in trattativa di saldo e stralcio.
Quanto Offrire Per Un Saldo E Stralcio Tutto Dettagliato
Il saldo e stralcio è un accordo tra debitore e creditore che consente di chiudere un debito con un pagamento ridotto rispetto all’importo originale. L’importo da offrire dipende da diversi fattori, tra cui l’anzianità del debito, la solvibilità del debitore e la strategia della società di recupero crediti.
Per determinare l’importo da offrire in un saldo e stralcio, è fondamentale considerare:
- La percentuale accettabile per il creditore: in genere, le società di recupero crediti acquistano i debiti a un valore inferiore al loro importo nominale, quindi possono accettare pagamenti ridotti pur di incassare subito.
- Il tipo di creditore: le banche e le finanziarie tendono ad accettare riduzioni tra il 40% e il 70%, mentre l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può prevedere sconti inferiori in caso di sanatorie fiscali.
- L’anzianità del debito: i debiti più vecchi hanno maggiori possibilità di essere scontati rispetto a quelli recenti.
- La possibilità di pagamento immediato: i creditori accettano più facilmente un saldo e stralcio se il pagamento avviene in un’unica soluzione.
Ecco alcune linee guida generali su quanto offrire in un saldo e stralcio:
Tipo di Debito | Percentuale di Sconto Media | Importo da Offrire |
---|---|---|
Prestiti e finanziamenti | 40-70% | 30-60% del debito residuo |
Carte di credito e scoperti | 50-80% | 20-50% del debito totale |
Debiti con società di recupero crediti | 60-85% | 15-40% dell’importo richiesto |
Debiti fiscali (se ammesso) | 10-30% | 70-90% del debito originale |
Per formulare un’offerta efficace in un saldo e stralcio, si consiglia di:
- Offrire inizialmente una somma inferiore a quella che si è disposti a pagare, per avere margine di negoziazione.
- Evitare di riconoscere il debito in modo generico, ma trattare l’importo come una soluzione conciliativa.
- Chiedere la liberatoria finale, un documento scritto che attesti la chiusura definitiva del debito dopo il pagamento.
Se il creditore rifiuta la prima offerta, è possibile incrementarla gradualmente fino a trovare un compromesso accettabile. Avere il supporto di un avvocato o un consulente finanziario può aiutare a ottenere le migliori condizioni.
Conclusione
Offrire un importo tra il 30% e il 60% del debito residuo è spesso una strategia efficace per ottenere un saldo e stralcio. Più il debito è vecchio e più il creditore è interessato a chiuderlo rapidamente, maggiore sarà la possibilità di ottenere uno sconto significativo. Negoziare con calma, documentare l’accordo per iscritto e richiedere la liberatoria finale sono passaggi essenziali per chiudere definitivamente la posizione debitoria.
Cos’è il saldo e stralcio e come funziona?
Il saldo e stralcio è un accordo tra debitore e creditore che permette di estinguere un debito pagando una somma ridotta rispetto all’importo totale dovuto. Questo strumento è spesso utilizzato quando il debitore si trova in difficoltà economica e non è in grado di saldare l’intero debito, mentre il creditore preferisce recuperare almeno una parte della somma piuttosto che avviare una lunga e costosa procedura di recupero forzato.
Il funzionamento del saldo e stralcio si basa sulla negoziazione tra le parti. Il debitore propone al creditore un pagamento inferiore rispetto al totale dovuto, che il creditore può accettare se ritiene più conveniente chiudere la posizione senza ricorrere ad azioni legali. Se il creditore accetta, l’accordo viene formalizzato per iscritto, specificando l’importo concordato, i termini di pagamento e l’impegno del creditore a considerare il debito estinto una volta ricevuto il pagamento.
Le società di recupero crediti e le banche sono spesso disposte ad accettare un saldo e stralcio, soprattutto se il debito è considerato difficilmente esigibile. Molti creditori preferiscono incassare subito una percentuale del debito piuttosto che affrontare un lungo iter giudiziario con il rischio di non recuperare nulla. La percentuale di riduzione ottenibile dipende da vari fattori, come l’anzianità del debito, la solidità economica del debitore e la disponibilità immediata di una somma per il pagamento.
Per avviare un saldo e stralcio, il debitore deve contattare il creditore e proporre una cifra ragionevole, dimostrando la propria difficoltà economica con documenti come buste paga, dichiarazioni dei redditi o certificazioni di spese incomprimibili. La trattativa può essere condotta direttamente o tramite un avvocato o un consulente specializzato, che può migliorare le possibilità di ottenere uno sconto significativo sul debito.
Una volta raggiunto l’accordo, è fondamentale che il creditore rilasci una quietanza liberatoria, ossia un documento scritto che attesti la definitiva estinzione del debito. Senza questa dichiarazione, il debitore potrebbe rischiare di ricevere ulteriori richieste di pagamento o di vedere il residuo del debito ceduto a un’altra società di recupero.
Il saldo e stralcio può essere richiesto sia per debiti bancari (prestiti, carte di credito, mutui in sofferenza) sia per debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che periodicamente offre la possibilità di pagare un importo ridotto rispetto al totale dovuto. Anche in caso di pignoramento in corso, è possibile proporre un saldo e stralcio per bloccare l’esecuzione forzata, se il creditore accetta di chiudere il debito con un pagamento immediato.
In sintesi, il saldo e stralcio è una soluzione vantaggiosa per il debitore, che può liberarsi del debito con una somma inferiore, e per il creditore, che recupera almeno parte dell’importo dovuto senza affrontare ulteriori costi e tempi di recupero. Tuttavia, è essenziale negoziare con attenzione, formalizzare l’accordo per iscritto e ottenere una liberatoria per evitare problemi futuri.
Le fasi principali del saldo e stralcio:
- Analisi della situazione debitoria: valutare il debito residuo, le eventuali garanzie e il comportamento del creditore.
- Valutazione dell’offerta possibile: stimare un importo che il creditore potrebbe accettare.
- Negoziazione con il creditore: proporre l’accordo e ottenere una risposta.
- Accordo scritto: formalizzare l’intesa per evitare problemi futuri.
- Pagamento e chiusura del debito: effettuare il pagamento e ottenere la liberatoria.
Quanto si può offrire per chiudere un debito?
Chiudere un debito attraverso un saldo e stralcio o una transazione con il creditore è possibile offrendo una somma ridotta rispetto all’importo totale dovuto. L’importo da offrire dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di creditore, l’anzianità del debito e la capacità del debitore di effettuare un pagamento immediato.
I principali fattori che influenzano l’importo offerto per chiudere un debito includono:
- La politica del creditore: le banche e le finanziarie accettano sconti variabili tra il 30% e il 70% del debito residuo, mentre le società di recupero crediti possono arrivare fino all’80% di riduzione.
- L’anzianità del debito: più il debito è vecchio, maggiore è la possibilità di ottenere uno sconto significativo.
- La possibilità di pagare in un’unica soluzione: i creditori sono più disposti ad accettare un’offerta ridotta se il pagamento avviene immediatamente.
- Il valore residuo del credito per il creditore: se il debito è già stato svalutato o ceduto a una società di recupero crediti, le possibilità di chiuderlo con una somma ridotta aumentano.
Ecco alcune percentuali indicative su quanto si può offrire per chiudere un debito in diversi contesti:
Tipo di Debito | Sconto Medio | Importo da Offrire |
---|---|---|
Prestiti e finanziamenti bancari | 30-70% | 30-70% dell’importo residuo |
Carte di credito e scoperti di conto | 50-80% | 20-50% del debito totale |
Debiti con società di recupero crediti | 60-85% | 15-40% dell’importo richiesto |
Debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate (se ammesso) | 10-30% | 70-90% del debito originario |
Per formulare un’offerta efficace, è consigliabile:
- Proporre inizialmente una somma inferiore a quella realmente disponibile, lasciando margine di negoziazione.
- Evitare di riconoscere formalmente il debito, per non riattivare la prescrizione.
- Negoziare direttamente con il creditore o con la società di recupero crediti, cercando di ottenere il miglior sconto possibile.
- Chiedere sempre una liberatoria scritta una volta concluso il pagamento, per evitare future richieste di saldo.
Conclusione
L’importo da offrire per chiudere un debito varia dal 30% al 60% del totale dovuto, ma può arrivare fino all’85% di sconto con le società di recupero crediti. Maggiore è il tempo trascorso dal mancato pagamento e minore è l’interesse del creditore nel recupero, più alta sarà la possibilità di ottenere una chiusura vantaggiosa. Una buona strategia negoziale e la richiesta di una liberatoria scritta sono essenziali per garantire una chiusura definitiva del debito.
Quali sono le leggi che regolano il saldo e stralcio?
Il saldo e stralcio è regolato da diverse normative che disciplinano il recupero crediti, la transazione tra debitore e creditore e le possibilità di riduzione del debito in ambito bancario e fiscale. Non esiste una legge unica che regoli questa pratica, ma diverse disposizioni che ne determinano la validità e le modalità di applicazione, a seconda del tipo di debito.
L’articolo 1965 del Codice Civile disciplina la transazione tra debitore e creditore. Secondo questa norma, il saldo e stralcio rientra nell’ambito della transazione stragiudiziale, ossia un accordo tra le parti che consente di ridurre l’importo del debito in cambio di un pagamento immediato o rateizzato. L’accordo deve essere formalizzato per iscritto e il creditore deve rilasciare una quietanza liberatoria per attestare l’estinzione definitiva del debito.
L’articolo 1236 del Codice Civile prevede la remissione del debito. Questa norma stabilisce che un creditore può decidere di rinunciare a una parte del credito, liberando il debitore dall’obbligo di pagare l’intera somma. Nel caso del saldo e stralcio, la remissione è condizionata al pagamento concordato tra le parti.
Per i debiti bancari e finanziari, il saldo e stralcio è regolato anche dalle norme sulla Centrale Rischi e sui Sistemi di Informazione Creditizia (CRIF, Experian, Cerved). La segnalazione come cattivo pagatore non viene automaticamente cancellata con il saldo e stralcio, ma rimane visibile per un certo periodo, a meno che non venga concordata la rimozione con il creditore. Il Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993) stabilisce che le banche possono cedere crediti deteriorati a società di recupero, le quali spesso accettano il saldo e stralcio per chiudere le posizioni debitorie.
Per i debiti fiscali, la normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 472/1997 e le diverse disposizioni sulle rottamazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione periodicamente introduce misure di definizione agevolata, che consentono ai contribuenti di pagare un importo ridotto rispetto al debito originario. Il saldo e stralcio fiscale è stato previsto da diversi provvedimenti, tra cui la Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018), che ha introdotto specifiche riduzioni per i contribuenti in difficoltà economica.
Per i debiti derivanti da fallimenti o situazioni di grave indebitamento, il saldo e stralcio può rientrare nelle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019). Questo codice consente ai soggetti non fallibili (privati, piccoli imprenditori, professionisti) di accedere a piani di ristrutturazione del debito o di esdebitazione, eliminando la parte del debito che non può essere pagata.
In sintesi, le leggi che regolano il saldo e stralcio comprendono il Codice Civile per la transazione tra privati, il Testo Unico Bancario per i debiti finanziari, il Codice della Crisi d’Impresa per i soggetti sovraindebitati e le normative fiscali per i debiti con l’Agenzia delle Entrate. Ogni tipologia di debito ha regole specifiche, quindi è fondamentale conoscere le disposizioni applicabili per ottenere una riduzione efficace dell’importo dovuto.
Quali documenti servono per un saldo e stralcio?
Il saldo e stralcio è una procedura di negoziazione del debito che consente di chiudere una posizione debitoria pagando una somma ridotta rispetto al totale dovuto. Per ottenere l’approvazione del saldo e stralcio da parte del creditore, è necessario presentare una serie di documenti che dimostrino la situazione finanziaria del debitore e giustifichino la richiesta di riduzione del debito.
1. Documenti identificativi del debitore
Per avviare la pratica di saldo e stralcio, è fondamentale fornire i dati anagrafici e identificativi del debitore. I documenti richiesti includono:
- Carta d’identità o passaporto (copia fronte-retro).
- Codice fiscale o tessera sanitaria.
- Permesso di soggiorno, se il debitore è un cittadino straniero non comunitario.
Questi documenti servono per verificare l’identità e la residenza del debitore, elementi essenziali per la negoziazione con il creditore.
2. Documentazione del debito
Per poter procedere con una proposta di saldo e stralcio, è necessario presentare tutti i documenti relativi al debito in questione. Tra i più importanti troviamo:
- Contratto di finanziamento, mutuo o prestito.
- Estratto conto del debito aggiornato.
- Eventuali comunicazioni di messa in mora o solleciti di pagamento ricevuti.
- Decreto ingiuntivo o atti di precetto, se il debito è già in fase esecutiva.
- Situazione aggiornata del debito presso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (se il debito è fiscale).
- Estratto della Centrale Rischi o CRIF, se il debito è stato segnalato come sofferenza bancaria.
Questa documentazione permette di avere un quadro chiaro del debito e aiuta il creditore a valutare l’accettabilità della proposta di saldo e stralcio.
3. Documenti che attestano la situazione economica del debitore
Uno degli elementi chiave per ottenere l’approvazione del saldo e stralcio è dimostrare che il debitore non è in grado di pagare l’intero importo dovuto. A tal fine, è necessario fornire:
- Ultime tre buste paga, se il debitore è lavoratore dipendente.
- Modello CUD o Certificazione Unica.
- Ultima dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Unico).
- Estratti conto bancari degli ultimi 3-6 mesi.
- Attestazione ISEE, per dimostrare la capacità economica complessiva del nucleo familiare.
- Eventuali documenti che dimostrano una riduzione del reddito (perdita del lavoro, chiusura attività, malattia, ecc.).
Questi documenti servono a dimostrare che il debitore si trova in difficoltà economica e che la proposta di saldo e stralcio rappresenta l’unica soluzione realistica per la chiusura del debito.
4. Documentazione patrimoniale
Se il debitore possiede immobili o altri beni, potrebbe essere necessario dimostrare la loro situazione per valutare eventuali possibilità di liquidazione o ipoteche in corso. I documenti richiesti possono includere:
- Visura catastale degli immobili di proprietà.
- Atto di proprietà di immobili o terreni.
- Estratto conto mutuo o ipoteche esistenti.
- Contratti di affitto attivi o passivi.
- Certificato di stato di famiglia, se necessario per dimostrare carichi familiari a supporto della richiesta di riduzione del debito.
Se il debitore non possiede beni immobili, dichiararlo formalmente può aumentare le possibilità di ottenere condizioni più favorevoli nel saldo e stralcio.
5. Proposta di saldo e stralcio
Una volta raccolti tutti i documenti, il debitore o il suo avvocato deve presentare una proposta formale di saldo e stralcio al creditore. La proposta deve contenere:
- L’importo offerto per la chiusura del debito.
- Le modalità di pagamento (bonifico, assegno circolare, rateazione, ecc.).
- L’impegno del creditore a rilasciare una quietanza liberatoria una volta ricevuto il pagamento.
- L’eventuale richiesta di cancellazione del nominativo dalla Centrale Rischi o dal CRIF.
Questa proposta deve essere ben argomentata e supportata dalla documentazione finanziaria e patrimoniale raccolta.
6. Lettera di accettazione del creditore e quietanza liberatoria
Se il creditore accetta la proposta, rilascia una lettera di accettazione con l’accordo raggiunto. Una volta effettuato il pagamento concordato, è fondamentale ottenere la quietanza liberatoria, un documento che certifica l’estinzione del debito e impedisce al creditore di avanzare ulteriori richieste in futuro.
Tabella riepilogativa dei documenti necessari per il saldo e stralcio
Tipologia di documento | Descrizione | Necessità |
---|---|---|
Documento d’identità e codice fiscale | Verifica dell’identità del debitore | Obbligatorio |
Contratto di finanziamento o mutuo | Dimostra l’origine del debito | Obbligatorio |
Estratto conto del debito | Importo esatto ancora dovuto | Obbligatorio |
Decreto ingiuntivo o precetto | Se il debito è già in fase esecutiva | Se presente |
Ultime buste paga o redditi | Dimostrazione della capacità economica | Fondamentale |
ISEE o dichiarazione dei redditi | Valutazione della situazione finanziaria complessiva | Consigliato |
Visure catastali e atti di proprietà | Se il debitore possiede immobili | Se applicabile |
Proposta di saldo e stralcio | Documento che formalizza l’offerta | Obbligatorio |
Lettera di accettazione del creditore | Conferma dell’accordo | Obbligatorio |
Quietanza liberatoria | Certifica la chiusura definitiva del debito | Essenziale |
In conclusione
Il saldo e stralcio è una soluzione efficace per chiudere un debito con uno sconto, ma per ottenerlo è fondamentale presentare una documentazione completa e convincente. Raccogliere i documenti giusti e predisporre una proposta ben strutturata può aumentare le possibilità di ottenere condizioni favorevoli e chiudere definitivamente la posizione debitoria. L’assistenza di un professionista può essere utile per negoziare al meglio l’accordo e garantire che tutti i passaggi siano correttamente eseguiti.
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