Quanto Costa Una Pratica Di Sovraindebitamento: Tutto Dettagliato

Se ti trovi in una situazione in cui i debiti sono diventati insostenibili e non riesci più a pagarli, potresti aver sentito parlare delle procedure di sovraindebitamento. Queste procedure offrono una soluzione legale per chi si trova in difficoltà economica e non riesce più a far fronte ai propri impegni finanziari. Tuttavia, uno dei principali dubbi di chi vuole intraprendere questo percorso riguarda i costi: quanto costa effettivamente una pratica di sovraindebitamento? È accessibile a tutti? Quali sono le spese obbligatorie e quelle facoltative?

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutti i costi che una persona deve affrontare per avviare una procedura di sovraindebitamento, dalle spese per gli Organismi di Composizione della Crisi (OCC) agli onorari degli avvocati e dei consulenti. Inoltre, vedremo se esistono forme di gratuito patrocinio o agevolazioni per chi si trova in condizioni economiche particolarmente difficili.

Affronteremo il tema con un linguaggio semplice e diretto, rispondendo a tutte le domande più comuni con esempi pratici, riferimenti normativi e consigli utili per orientarsi meglio. Alla fine, troverai anche una panoramica sulle competenze dell’Avvocato Monardo, esperto in diritto bancario e tributario e gestore della crisi da sovraindebitamento, che coordina professionisti specializzati in tutta Italia.

Se sei interessato a sapere quanto costa realmente una procedura di sovraindebitamento e se questa soluzione può essere adatta alla tua situazione, continua a leggere: troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Ma andiamo ad approfondire con Studio Monardo, gli avvocati specializzati in procedure di sovraindebitamento:

Quali Sono Le Procedure Di Sovraindebitamento E Chi Può Accedervi?

Le procedure di sovraindebitamento permettono a chi si trova in una grave crisi economica di ottenere una ristrutturazione o cancellazione dei debiti in base alla propria capacità di pagamento.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), pienamente in vigore dal 2022 e aggiornato nel 2025, ha sostituito la Legge n. 3/2012 (Legge Salva Debiti), semplificando le procedure e introducendo l’esdebitazione del debitore incapiente.

Obiettivi delle procedure di sovraindebitamento:
Bloccare le azioni esecutive e i pignoramenti.
Consentire una ristrutturazione o cancellazione del debito.
Fornire una seconda possibilità ai soggetti sovraindebitati.

Di seguito, vediamo chi può accedere e quali sono le procedure aggiornate al 2025.

📌 1. Chi può accedere alle procedure di sovraindebitamento?

Queste procedure sono destinate a soggetti non fallibili, che si trovano in una situazione di insolvenza o difficoltà economica.

Soggetti ammessi:

  • Consumatori (persone fisiche con debiti da mutui, prestiti, bollette, cartelle esattoriali).
  • Piccoli imprenditori (che non superano i limiti per il fallimento).
  • Professionisti e lavoratori autonomi.
  • Enti non commerciali e associazioni.
  • Agricoltori.
  • Start-up innovative.

Esclusi dalle procedure:

  • Grandi aziende e imprenditori soggetti a fallimento o concordato preventivo.
  • Chi ha già usato una procedura di sovraindebitamento negli ultimi 5 anni.
  • Chi ha omesso informazioni o ha contratto debiti in malafede.

📌 2. Quali sono le procedure di sovraindebitamento aggiornate al 2025?

Il Codice della Crisi prevede quattro principali procedure di sovraindebitamento:

1️⃣ Piano del Consumatore
2️⃣ Concordato Minore
3️⃣ Liquidazione Controllata
4️⃣ Esdebitazione del Debitore Incapiente (novità 2025)

Di seguito, le caratteristiche principali di ogni procedura.

📌 Tabella riepilogativa delle procedure di sovraindebitamento 2025

ProceduraChi può accedervi?Cosa permette?Accordo con i creditori?Risultato finale
Piano del ConsumatoreConsumatori (privati non imprenditori)Ridurre e rateizzare i debiti❌ Non serve l’accordoAnnullamento del debito residuo dopo il piano
Concordato MinorePiccoli imprenditori, professionistiRistrutturare il debito con un piano sostenibile✅ Sì, serve il 60% di consensoPagamento parziale e cancellazione del resto
Liquidazione ControllataPrivati, piccoli imprenditori e professionistiVendere i beni per pagare i creditori❌ Non serve l’accordoCancellazione del debito residuo dopo la liquidazione
Esdebitazione del Debitore IncapienteConsumatori senza beni né redditoAnnullamento totale dei debiti senza pagare nulla❌ Non serve l’accordoCancellazione completa dei debiti dopo 4 anni

📌 3. Come funzionano le singole procedure?

🔹 1. Piano del Consumatore (per privati non imprenditori)

Questa procedura consente ai privati cittadini sovraindebitati di ottenere un piano di pagamento sostenibile, senza necessità di accordo con i creditori.

Come funziona?

  • Il debitore propone un piano basato sul proprio reddito e patrimonio.
  • Il giudice lo approva se è sostenibile e vantaggioso rispetto all’esecuzione forzata.
  • Se il piano viene rispettato, il debito residuo viene cancellato.

📌 Vantaggi:
Nessun bisogno di accordo con i creditori.
Blocca immediatamente i pignoramenti.
Possibilità di mantenere la casa e altri beni essenziali.

🔹 2. Concordato Minore (per piccoli imprenditori e professionisti)

Questa procedura permette a piccoli imprenditori e professionisti di ristrutturare il debito, pagando solo una quota sostenibile.

Come funziona?

  • Il debitore presenta un piano di pagamento ai creditori.
  • Il 60% dei creditori deve approvare il piano.
  • Dopo il pagamento della parte concordata, il debito residuo viene cancellato.

📌 Vantaggi:
Blocco immediato di pignoramenti e azioni esecutive.
Riduzione significativa del debito.
Permette di continuare l’attività senza fallire.

🔹 3. Liquidazione Controllata (per chi ha beni da liquidare)

Questa procedura è pensata per chi ha beni da vendere per saldare almeno parte dei debiti, senza subire un pignoramento forzato.

Come funziona?

  • Il debitore cede i suoi beni ai creditori.
  • Dopo la vendita dei beni, il debito residuo viene cancellato.
  • Se i beni non bastano a coprire il debito, il giudice può dichiarare l’esdebitazione.

📌 Vantaggi:
Cancellazione totale dei debiti dopo la liquidazione.
Protezione da azioni esecutive.
Possibilità di ripartire da zero.

🔹 4. Esdebitazione del Debitore Incapiente (novità 2025)

Questa nuova procedura consente la cancellazione totale dei debiti per chi non ha né reddito né patrimonio, senza necessità di pagare nulla.

Come funziona?

  • Se il debitore non ha beni né reddito sufficiente, il giudice cancella i debiti senza bisogno di pagamento.
  • Dopo 4 anni, se la situazione economica non è migliorata, l’esdebitazione diventa definitiva.

📌 Vantaggi:
Cancellazione totale dei debiti senza pagare nulla.
Protezione immediata da pignoramenti.
Possibilità di ripartire da zero.

📌 4. Come accedere alle procedure di sovraindebitamento?

Per accedere, bisogna rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che assiste il debitore nella procedura.

🔹 Passaggi per accedere:
1️⃣ Raccolta documenti (debiti, redditi, patrimonio).
2️⃣ Domanda al tribunale con l’aiuto dell’OCC.
3️⃣ Esame del giudice e sospensione delle azioni esecutive.
4️⃣ Omologazione del piano o apertura della liquidazione.
5️⃣ Esecuzione del piano o cancellazione del debito.

📌 Conclusione

Le procedure di sovraindebitamento 2025 offrono soluzioni concrete per uscire dai debiti, sia per consumatori che per piccoli imprenditori e professionisti.

⚠️ Se sei in difficoltà economica, puoi richiedere aiuto a un OCC per accedere alla procedura più adatta alla tua situazione e fermare pignoramenti e azioni esecutive.

Quanto Costa Rivolgersi a un OCC (Organismo di Composizione della Crisi)?

Il costo per rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) varia a seconda della complessità del caso, dell’importo del debito e della procedura di sovraindebitamento scelta. L’OCC è un ente autorizzato dal Ministero della Giustizia che assiste i debitori nella gestione della crisi finanziaria e nella presentazione delle domande di accesso alle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019). Le tariffe per il servizio dipendono da diversi fattori, tra cui il tipo di procedura richiesta, il numero di creditori coinvolti e il lavoro necessario per l’analisi della situazione economica del debitore.

Fattori che influenzano il costo di un OCC

  1. Tipo di procedura di sovraindebitamento scelta
    • Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (per privati e famiglie): costo variabile, ma generalmente inferiore rispetto ad altre procedure perché non richiede il consenso dei creditori.
    • Accordo di composizione della crisi (per piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti): il costo tende a essere più elevato perché prevede trattative dirette con i creditori.
    • Liquidazione controllata del patrimonio (ultima opzione per chi non può sostenere un piano di pagamento): i costi possono essere superiori perché l’OCC deve gestire la vendita dei beni.
  2. Importo del debito e numero di creditori
    • Maggiore è l’importo del debito e il numero di creditori coinvolti, più complesso sarà il lavoro dell’OCC, con un conseguente aumento dei costi.
  3. Compenso dell’OCC stabilito dal tribunale
    • La legge prevede che il compenso dell’OCC sia determinato dal giudice sulla base del lavoro svolto e della situazione economica del debitore.
    • Alcuni OCC applicano tariffe forfettarie, mentre altri calcolano il costo in base al tempo impiegato e alla difficoltà del caso.
  4. Eventuali spese aggiuntive
    • Costo della consulenza iniziale: molti OCC richiedono un primo pagamento per analizzare la situazione del debitore e verificare l’ammissibilità alla procedura (spesso tra 200 e 500 euro).
    • Spese legali: se è necessario l’intervento di un avvocato per la procedura, ci possono essere ulteriori costi.
    • Bolli e spese di tribunale: per la presentazione dell’istanza possono esserci costi di cancelleria (generalmente tra 100 e 500 euro).

Range di costi medi per rivolgersi a un OCC

  • Procedura semplice (debiti fino a 30.000 euro, pochi creditori) → tra 1.500 e 3.000 euro
  • Procedura media (debiti tra 30.000 e 100.000 euro, più creditori, negoziazione necessaria) → tra 3.000 e 6.000 euro
  • Procedura complessa (debiti superiori a 100.000 euro, necessità di vendere beni) → tra 6.000 e 10.000 euro o più

Si può ottenere un OCC gratuito?

  • Se il debitore è in una situazione di particolare difficoltà economica, può chiedere al tribunale di ridurre o annullare le spese per l’OCC.
  • Alcuni OCC operano con tariffe agevolate o pagamenti rateali, ma è necessario verificare caso per caso.

In conclusione, rivolgersi a un OCC ha un costo che può variare da circa 1.500 a oltre 10.000 euro a seconda della complessità del caso. Tuttavia, i costi sostenuti possono essere un investimento per ottenere la sospensione dei pignoramenti, la riduzione dei debiti e, in alcuni casi, la cancellazione totale delle obbligazioni finanziarie. Prima di scegliere un OCC, è consigliabile richiedere un preventivo e valutare se esistono opzioni di pagamento agevolate o riduzioni dei costi in base alla propria situazione economica.

Quanto Costa L’Avvocato per una Pratica di Sovraindebitamento?

Il costo di un avvocato per una pratica di sovraindebitamento varia in base alla complessità del caso, al numero di creditori coinvolti e al tipo di procedura richiesta. La gestione di un sovraindebitamento richiede competenze specifiche in diritto fallimentare e civile, e spesso il compenso dell’avvocato dipende dal tempo necessario per l’analisi della situazione finanziaria, dalla preparazione della documentazione e dalla rappresentanza in tribunale. In generale, il costo può oscillare tra alcune migliaia di euro per pratiche semplici e oltre 10.000 euro per situazioni più complesse.

Fattori che influenzano il costo dell’avvocato

  1. Tipo di procedura di sovraindebitamento scelta
    • Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (destinato a privati e famiglie) → generalmente meno costoso perché non richiede il consenso dei creditori.
    • Accordo di composizione della crisi (per autonomi, professionisti, piccoli imprenditori) → più costoso, perché comporta negoziazioni con i creditori.
    • Liquidazione controllata del patrimonio (se il debitore non può più pagare i debiti) → può avere costi più elevati, perché implica la vendita di beni e il coordinamento con l’OCC.
  2. Importo del debito e numero di creditori
    • Se il debito è elevato o ci sono molti creditori coinvolti, la pratica sarà più complessa e quindi più costosa.
  3. Interazione con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)
    • L’avvocato deve collaborare con l’OCC per presentare la domanda al tribunale, e questo può incidere sui costi.
    • In alcuni casi, l’OCC offre assistenza diretta al debitore senza bisogno di un avvocato, riducendo le spese legali.
  4. Compensi stabiliti dal tribunale
    • Il giudice può stabilire un compenso equo per l’avvocato in base alla situazione economica del debitore.
    • Alcuni avvocati applicano tariffe fisse, mentre altri basano il compenso su una percentuale del debito trattato o sul tempo impiegato.

Range di costi medi per l’avvocato in una pratica di sovraindebitamento

  • Pratica semplice (debiti sotto i 30.000 euro, pochi creditori, nessuna negoziazione complessa) → tra 1.500 e 3.500 euro
  • Pratica media (debiti tra 30.000 e 100.000 euro, più creditori, necessità di negoziazione) → tra 3.500 e 7.000 euro
  • Pratica complessa (debiti superiori a 100.000 euro, necessità di vendere beni o trattative complesse) → tra 7.000 e 12.000 euro o più

Spese aggiuntive da considerare

  • Costo della consulenza iniziale: può variare tra 200 e 500 euro per una valutazione della fattibilità della pratica.
  • Spese di cancelleria e bolli: generalmente tra 100 e 500 euro per la presentazione della domanda in tribunale.
  • Eventuali perizie o consulenze tecniche: necessarie in caso di valutazione patrimoniale o revisione contabile.

Si può avere un avvocato a costo ridotto o gratuito?

  • Se il debitore ha un reddito molto basso, può verificare se ha diritto al patrocinio a spese dello Stato, che copre i costi legali.
  • Alcuni avvocati offrono pagamenti rateali o tariffe agevolate in base alla situazione economica del cliente.

In conclusione, il costo di un avvocato per una pratica di sovraindebitamento varia da circa 1.500 euro per pratiche semplici fino a oltre 10.000 euro per casi complessi. Il costo finale dipende dal numero di creditori, dalla necessità di negoziazione e dal tipo di procedura scelta. Per evitare spese inutili, è consigliabile richiedere un preventivo chiaro e valutare la possibilità di ottenere agevolazioni o pagamenti rateizzati

Esempi Pratici di Costo Totale di una Pratica di Sovraindebitamento

Il costo totale di una pratica di sovraindebitamento varia in base alla complessità del caso, al numero di creditori coinvolti, al valore del debito e alla necessità di coinvolgere professionisti come l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e un avvocato. Qui di seguito vengono presentati alcuni esempi pratici di costo totale, suddivisi in base alla tipologia di pratica e alle relative spese da sostenere.

Esempio 1: Sovraindebitamento di un privato con debiti sotto i 30.000 euro

  • Tipo di procedura: Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
  • Numero di creditori: 2 (es. finanziaria + banca)
  • Patrimonio del debitore: Nessun immobile, solo stipendio accreditato su conto corrente
  • Necessità di negoziazione con i creditori: Bassa
  • Durata stimata della pratica: 4-6 mesi

Costo totale stimato:

  • Avvocato: 1.500 – 3.000 euro
  • OCC (Organismo di Composizione della Crisi): 1.500 – 2.500 euro
  • Spese di cancelleria e bolli: 100 – 300 euro
  • Totale stimato: 3.100 – 5.800 euro

Esempio 2: Sovraindebitamento di un lavoratore autonomo con debiti tra 30.000 e 100.000 eur

  • Tipo di procedura: Accordo di composizione della crisi
  • Numero di creditori: 4 (es. finanziaria, banca, fornitore, Agenzia delle Entrate)
  • Patrimonio del debitore: Nessun immobile, ma possesso di beni mobili (es. auto)
  • Necessità di negoziazione con i creditori: Media
  • Durata stimata della pratica: 6-9 mesi

Costo totale stimato:

  • Avvocato: 3.500 – 6.000 euro
  • OCC: 2.500 – 4.500 euro
  • Spese di cancelleria e bolli: 200 – 500 euro
  • Eventuali consulenze o perizie: 500 – 1.000 euro
  • Totale stimato: 6.700 – 12.000 euro

Esempio 3: Sovraindebitamento di un piccolo imprenditore con debiti superiori a 100.000 euro

  • Tipo di procedura: Liquidazione controllata del patrimonio
  • Numero di creditori: 6+ (banche, fornitori, fisco)
  • Patrimonio del debitore: Immobili e beni da liquidare
  • Necessità di negoziazione con i creditori: Alta
  • Durata stimata della pratica: 12-24 mesi

Costo totale stimato:

  • Avvocato: 6.000 – 10.000 euro
  • OCC: 4.000 – 7.000 euro
  • Spese di cancelleria e bolli: 300 – 600 euro
  • Perizie per la valutazione del patrimonio: 1.500 – 3.000 euro
  • Costi per la gestione della liquidazione dei beni: 2.000 – 5.000 euro
  • Totale stimato: 13.800 – 25.600 euro

Fattori che possono aumentare o ridurre il costo totale della pratica

  • Se il debitore ha un reddito molto basso, potrebbe avere diritto al patrocinio a spese dello Stato, riducendo i costi legali.
  • Se il caso è complesso e richiede molte negoziazioni con i creditori, i costi possono aumentare.
  • Se il debito è molto basso e non ci sono beni da liquidare, i costi tendono a essere più contenuti.
  • Se il debitore sceglie un OCC con tariffe forfettarie ridotte, potrebbe ottenere un risparmio significativo.

In conclusione

Il costo totale di una pratica di sovraindebitamento può variare da circa 3.000 euro per un caso semplice fino a oltre 25.000 euro per situazioni molto complesse. La chiave per evitare spese inutili è valutare attentamente la propria situazione e richiedere preventivi dettagliati da OCC e avvocati specializzati. Sebbene il costo possa sembrare elevato, ottenere la ristrutturazione o la cancellazione del debito può rappresentare un investimento fondamentale per uscire da una crisi finanziaria.

Quali Sono Tutte Le Leggi Che Regolano il Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è regolato da diverse leggi italiane che stabiliscono le procedure per aiutare i debitori in difficoltà economica a riorganizzare i propri debiti o, in alcuni casi, a ottenere l’esdebitazione. Queste normative disciplinano le modalità di accesso alle procedure di gestione della crisi finanziaria per privati, consumatori, lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori che non possono accedere alle procedure fallimentari. Ecco tutte le principali leggi e normative che regolano il sovraindebitamento in Italia.

1. Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019)

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), noto anche come Legge Salva Debiti, è la normativa principale che disciplina il sovraindebitamento in Italia. Entrato in vigore definitivamente il 15 luglio 2022, ha sostituito la precedente Legge n. 3/2012 e ha introdotto diverse novità per semplificare e rendere più accessibili le procedure per i debitori.

  • Prevede tre principali procedure per gestire il sovraindebitamento:
    1. Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (per privati e famiglie, senza necessità del consenso dei creditori).
    2. Accordo di composizione della crisi (per piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, con negoziazione con i creditori).
    3. Liquidazione controllata del patrimonio (per chi non può pagare i debiti e mette a disposizione i propri beni).
  • Introduce la possibilità di esdebitazione per il debitore incapiente, permettendo la cancellazione totale dei debiti anche senza pagare nulla, a condizione che dimostri di non avere risorse per soddisfare i creditori.
  • Stabilisce il ruolo degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC), enti autorizzati dal Ministero della Giustizia che assistono il debitore nella gestione della pratica di sovraindebitamento.

2. Legge n. 3/2012 (ex Legge Salva Suicidi)

Prima dell’entrata in vigore del Codice della Crisi, la gestione del sovraindebitamento era regolata dalla Legge n. 3/2012, che ha introdotto per la prima volta in Italia un sistema di protezione per i debitori non fallibili.

  • Questa legge ha creato le prime procedure di esdebitazione per privati, famiglie e piccoli imprenditori in difficoltà.
  • Ha istituito gli Organismi di Composizione della Crisi (OCC) come intermediari per assistere i debitori.
  • Sebbene sia stata abrogata con l’entrata in vigore del Codice della Crisi, alcuni principi sono stati mantenuti e migliorati nella nuova normativa.

3. Codice di Procedura Civile (art. 495 e seguenti)

Il Codice di Procedura Civile contiene norme che regolano l’esecuzione forzata e alcune forme di tutela per i debitori.

  • L’articolo 495 c.p.c. introduce la possibilità della conversione del pignoramento, consentendo al debitore di sostituire il pignoramento con un pagamento dilazionato per evitare il blocco dei beni o dei conti correnti.
  • L’articolo 615 c.p.c. regola l’opposizione all’esecuzione, che può essere usata per contestare un pignoramento illegittimo o eccessivo.
  • L’articolo 617 c.p.c. consente di opporsi agli atti esecutivi viziati, come notifiche irregolari o pignoramenti sproporzionati.

4. Codice Civile (artt. 2740-2741)

  • L’articolo 2740 c.c. stabilisce il principio generale che ogni debitore risponde dei propri debiti con tutti i suoi beni presenti e futuri.
  • L’articolo 2741 c.c. disciplina il concorso dei creditori, stabilendo che nessun creditore ha un diritto di prelazione, salvo quanto previsto dalla legge (es. ipoteche o crediti privilegiati).
  • Questi articoli sono alla base della disciplina del sovraindebitamento e delle azioni esecutive, e vengono applicati in combinazione con le altre normative specifiche.

5. Decreto Legislativo n. 385/1993 (Testo Unico Bancario – TUB)

  • Contiene norme sulla trasparenza bancaria e sulle procedure di ristrutturazione del debito con banche e finanziarie.
  • Introduce la possibilità di saldo e stralcio e rinegoziazione dei debiti con istituti di credito.
  • Regola le procedure di segnalazione nelle centrali di rischio (es. CRIF), stabilendo i tempi di cancellazione delle segnalazioni di cattivo pagatore.

6. Legge Fallimentare (R.D. 267/1942 – Abrogata per i soggetti non fallibili)

  • Prima dell’entrata in vigore del Codice della Crisi, la Legge Fallimentare disciplinava alcuni aspetti del sovraindebitamento per soggetti non fallibili.
  • Con la riforma del 2019, questa legge non si applica più ai privati, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori, che ora rientrano nelle procedure di sovraindebitamento.

7. Normativa sulla Cartella Esattoriale e Riscossione Forzata (D.P.R. 602/1973)

  • Stabilisce le regole per il recupero dei debiti fiscali e contributivi.
  • Prevede la possibilità di rateizzazione delle cartelle esattoriali per evitare pignoramenti.
  • Regola le azioni esecutive da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, come il pignoramento di stipendi e conti correnti.

8. Normativa sulla Prescrizione dei Debiti

  • Il Codice Civile (artt. 2934-2967 c.c.) stabilisce i termini di prescrizione dei debiti.
  • I debiti bancari e finanziari si prescrivono in 10 anni, mentre le bollette e le multe hanno prescrizioni più brevi (2-5 anni).
  • La prescrizione può essere un valido strumento di difesa contro richieste di pagamento illegittime.

In conclusione, il sovraindebitamento in Italia è regolato da un insieme di normative che garantiscono ai debitori la possibilità di riorganizzare i propri debiti e, in alcuni casi, di ottenere la cancellazione totale degli stessi. La legge principale è il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), che ha sostituito la precedente Legge 3/2012 e ha introdotto strumenti più efficaci per la gestione della crisi debitoria.

Se un debitore si trova in difficoltà, può accedere a diverse procedure per evitare il pignoramento, ottenere un piano di ristrutturazione del debito o, nei casi più gravi, richiedere l’esdebitazione. Conoscere le leggi che regolano il sovraindebitamento è essenziale per scegliere la strategia migliore e proteggere il proprio patrimonio.

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L’Avvocato Monardo è un esperto in diritto bancario e tributario e coordina avvocati e commercialisti specializzati in tutta Italia nel campo del sovraindebitamento. Le sue principali competenze includono:

  • Gestione della crisi da sovraindebitamento ai sensi della Legge 3/2012, attraverso un supporto completo nella predisposizione delle domande di accesso alle diverse procedure, valutando con attenzione la situazione debitoria del cliente. L’assistenza comprende l’analisi delle condizioni economico-finanziarie del soggetto sovraindebitato, la redazione di piani di ristrutturazione sostenibili e l’interazione con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Inoltre, si offre consulenza sulla scelta della procedura più idonea tra Piano del Consumatore, Accordo con i Creditori e Liquidazione Controllata, garantendo la migliore strategia per ottenere l’esdebitazione e la tutela legale del cliente.
  • Iscrizione presso gli elenchi del Ministero della Giustizia come gestore della crisi, un riconoscimento ufficiale che attesta la competenza e l’esperienza maturata nel settore del sovraindebitamento. Essere iscritti in questi elenchi significa avere i requisiti di professionalità richiesti per assistere privati e imprese in difficoltà finanziaria, offrendo soluzioni concrete per la gestione e la risoluzione della crisi economica. Questo ruolo implica un costante aggiornamento sulle normative e una capacità di interfacciarsi con gli Organismi di Composizione della Crisi, i tribunali e i creditori, al fine di garantire la migliore assistenza possibile al debitore. L’esperienza maturata nel settore permette di analizzare ogni caso specifico e individuare la strategia più efficace per raggiungere un risultato positivo.
  • Fiduciario di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi), con esperienza diretta nelle procedure e un’approfondita conoscenza dei meccanismi di gestione della crisi debitoria. Questo ruolo implica la capacità di analizzare e predisporre piani di risanamento personalizzati per i debitori, supportando la presentazione di domande di sovraindebitamento con tutta la documentazione necessaria. Il fiduciario di un OCC si occupa inoltre di interfacciarsi con i creditori, cercando soluzioni conciliative che possano massimizzare le possibilità di successo della procedura. Grazie all’esperienza maturata in numerosi casi reali, è possibile affrontare anche le situazioni più complesse, offrendo un supporto strategico per ottenere l’approvazione del piano da parte del tribunale e la conseguente esdebitazione. Il ruolo di fiduciario richiede un aggiornamento costante sulla normativa vigente e sulle più recenti interpretazioni giurisprudenziali, garantendo un servizio altamente qualificato e conforme agli standard richiesti dal Ministero della Giustizia.
  • Consulenza per piani del consumatore, accordi con i creditori e liquidazione controllata, fornendo un’assistenza personalizzata per la gestione della crisi debitoria. La consulenza include un’analisi dettagliata della situazione economico-finanziaria del soggetto sovraindebitato, l’elaborazione di strategie su misura per massimizzare le probabilità di successo e la predisposizione di tutta la documentazione necessaria. Per il piano del consumatore, si valuta la sostenibilità del debito rispetto al reddito del debitore e si predispone un piano di ristrutturazione con la supervisione dell’Organismo di Composizione della Crisi. Questo strumento consente di ridefinire le condizioni di rimborso senza la necessità di ottenere il consenso dei creditori, purché il piano sia approvato dal tribunale. Nel caso dell’accordo con i creditori, si negoziano condizioni favorevoli per il debitore, cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di ridurre il carico debitorio e il diritto dei creditori a essere soddisfatti almeno in parte. La consulenza aiuta a gestire le trattative, ottimizzando le proposte per incrementare le possibilità di accettazione da parte dei creditori. Per la liquidazione controllata, si assiste il debitore nell’individuazione e nella valorizzazione del patrimonio disponibile, nella preparazione della documentazione e nella gestione dell’intero iter procedurale. Questo strumento, sebbene più drastico rispetto agli altri, consente di ottenere la definitiva esdebitazione, liberando il soggetto da qualsiasi obbligo residuo nei confronti dei creditori. Ogni percorso viene affrontato con un’analisi strategica e un supporto legale mirato, assicurando che il debitore possa intraprendere la strada più vantaggiosa per risolvere in modo definitivo la propria situazione finanziaria.
  • Assistenza nelle pratiche di esdebitazione, anche per soggetti incapienti, garantendo un supporto completo nella preparazione della documentazione necessaria, nell’accesso alle procedure previste dalla normativa vigente e nel rapporto con gli organismi competenti. L’esdebitazione è una procedura fondamentale per permettere ai debitori in gravi difficoltà di liberarsi dei debiti residui e ripartire senza l’oppressione di obbligazioni insostenibili. Il supporto fornito include la valutazione della situazione patrimoniale ed economica del debitore, la predisposizione di una strategia adeguata per dimostrare l’incapacità oggettiva di soddisfare i creditori e l’eventuale interazione con i giudici e gli OCC per ottenere la concessione dell’esdebitazione. In particolare, per i soggetti incapienti, si offre un’assistenza specifica per accedere alla procedura di esdebitazione prevista dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, garantendo che tutti i requisiti richiesti siano soddisfatti e che il debitore possa effettivamente ottenere la cancellazione dei propri debiti in modo definitivo. Ogni fase della procedura viene seguita con attenzione, dalla raccolta dei documenti al deposito dell’istanza presso il tribunale competente, fino alla conclusione del procedimento e alla definitiva liberazione dai debiti.

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  2. Consulenza fisica: è sempre a pagamento, incluso il primo consulto, il cui costo parte da 500€ + IVA, da saldare anticipatamente. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamento presso sedi fisiche specifiche in Italia dedicate alla consulenza iniziale o successiva (quali azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali in partnership, uffici temporanei). Anche in questo caso, sono previste comunicazioni successive tramite e-mail o posta elettronica certificata.

La consulenza fisica, a differenza di quella digitale, viene organizzata a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista personale degli Autori, basato sulla loro esperienza professionale. Non devono essere intese come consulenza tecnica o legale. Per approfondimenti specifici o ulteriori dettagli, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si ricorda che l’articolo fa riferimento al quadro normativo vigente al momento della sua redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono subire modifiche nel tempo. Decliniamo ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in queste pagine.
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